SCANAVINO conferma ALLEGRI a Sky: "Non è mai stato in discussione, c'è condivisione totale. Giuntoli? Non mi sembra corretto commentare. UEFA, al momento nessun dialogo"

07.06.2023 13:55 di  Niccolò Anfosso   vedi letture
SCANAVINO conferma ALLEGRI a Sky: "Non è mai stato in discussione, c'è condivisione totale. Giuntoli? Non mi sembra corretto commentare. UEFA, al momento nessun dialogo"
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Il direttore generale della Juventus Maurizio Scanavino ha parlato a Sky Sport. Di seguito le parole raccolte da Tuttojuve.com: "Allegri non è mai stato in discussione, con lui c'è totale condivisione di tutti gli scenari futuri, dal mercato, alla parte sportiva, al quadro ecomomico-finanziario della società. Con Allegri abbiamo incontri e contatti quotidiani da sempre. In questi mesi abbiamo attraversato insieme questa bufera, il nostro rapporto si è consolidato in tempi molto rapidi. Non sono mancati momenti di confronto, anche accesi in alcuni casi, ma con critica costruttiva e autocritica. Con la volontà di fare il meglio per i giocatori e la società. Nella bufera che abbiamo vissuto abbiamo operato bene, non solo dal punto di vista delle performance sul campo, che magari in alcune occasioni potevano essere migliori; ma che alla fine hanno portato a un terzo posto sul campo e ad essere ad un passo dalle finali nelle due competizioni. L'inizio di stagione non è stato eccellente, e nel finale di stagione c'è stato il crollo legato a questioni psicologiche".

Cosa si sente di dire alla tifoseria juventina?
"Comprendiamo il malumore dei tifosi, sicuramente anche loro sono stati sulla nostra stessa barca. Hanno avuto anche loro un'altalena emotiva significativa. La Juve arriva da momenti straordinari e questa situazione non ci ha aiutato ad avere i risultati che avremmo voluto avere. Futuro? Bisogna avere i piedi per terra. Anche con questa conferma non necessaria di Allegri abbiamo messo punti fermi: lui è la persona più adatta a darci continuità sul piano sportivo, ma ci sono ancora aspetti da risolvere e alcune componenti economiche-finanziarie non sono facili da gestire. Massima umiltà, massimo impegno e totale autocritica che ci possa portare a una rotta migliore sul piano dei risultati sul campo e anche esprimendo un gioco migliore, anche se nell'ultima fase c'è stata la difficoltà extra-campo".

Il mercato chi lo farà?
"Due giorni dopo la mia nomina ci siamo trovati con 15 punti di penalità e l'inibizione di Cherubini. In quel momento abbiamo creato un gruppo di lavoro con Calvo e la promozione di Manna che ha lavorato molto bene. Giovanni ha dimostrato di avere grandi capacità: lui prenderà in mano al 100 percento le fasi di mercato che ci aspettano nei prossimi mesi. Lasciando a Calvo la parte manageriale".

Giuntoli? "Ha un contratto con il Napoli ancora per un anno, non mi sembra corretto commentare ulteriormente. Dobbiamo procedere rapidamente verso il futuro lasciandoci alle spalle questi momenti di incertezza. Situazioni e scenari non consolidati non sono alla nostra valutazione in questo momento".

Alcuni giocatori sono in scadenza: "Come dicevo l'obiettivo è di creare un'organizzazione molto chiara con ruoli e responsabilità definite. L'abbiamo già fatto in questa fase qua con le figure apicali e a questa domanda dovrà rispondere Manna".

"Siamo entrati subito in una bufera giudiziaria appena siamo stati nominati. Avevamo ancora da chiudere questa partita con il ricorso. Poi c'era il dossier aperto sulla manovra stipendi. La cosa importante è stata chiudere questa situazione che non era scontata e si poteva protrarre nel tempo. Essere arrivati a questo punto ci permette di programmare il futuro con più serenità al netto di eventuali penalizzazioni del futuro.

Sull'UEFA:

"Le cose innanzitutto sono scorrelate. Da una parte c'è il progetto Superlega, per il quale è stata inviata una comunicazione formale che può portarci fuori dal progetto. Dall'altra c'è la UEFA, ma non abbiamo termini al momenti per giudicare perché le indagini sono ancora in corso".

Qual è stato il suo impatto?
"Ho trovato un mondo appassionante che richiede molta energia. Il mondo Juve richiede grandi professionalità e quest'aspetto competitivo è molto forte, la voglia di vincere con una realtà che vuole sempre eccellere sempre. Nel calcio, soprattutto avendo uno o due appuntamenti a settimana, deve essere sempre gestito con grande intensità.

Come vede il futuro della Juve?
"Di grande impegno, di grande lavoro di squadra. Da migliorare, con grande umiltà, tenendo i piedi ben saldi per terra".