MONTEMURRO: "Le ragazze hanno creato un gruppo molto unito, uno dei miei idoli è Scirea"

22.11.2022 16:20 di Martino Cozzi   vedi letture
MONTEMURRO: "Le ragazze hanno creato un gruppo molto unito, uno dei miei idoli è Scirea"
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Ospite di Dazn Talks, l'allenatore della Juventus Women Joe Montemurro si è espresso così. Queste le parole sintetizzate dalla redazione di TuttoJuve.com

Sta guardando il Mondiale?
"Ho visto qualche partita, vediamo cosa farà stasera l'Australia. Qualche pub australiano di Torino mi ha invitato, vediamo se mia moglie mi lascia andare (ride, ndr). Sono nato in Australia da genitori italiani e tifavo gli azzurri. Quando l'Italia giocava i Mondiali, supportavo l'Italia con la sciarpa. Ora devo stare più tranquillo a causa dell'età". 

Antivigilia della gara di Women's Champions League: la Juventus affronterà l'Arsenal, squadra che lei conosce bene.
"La sensazione di far parte di questa Champions è veramente speciale. Non è solamente la gara, ma anche i giorni prima. Sono contentissimo di essere qui, stiamo facendo delle prestazioni importanti. Per me è importante essere sempre lì a giocare con i migliori". 

Cosa prova a ritrovare l'Arsenal?
"Tirandomi fuori dal ruolo di allenatore della Juventus, è una sensazione incredibile. Non so se nella carriera di un allenatore hai l'opportunità le squadre per cui tifavi. Dobbiamo pensare solo a come andare avanti e come affrontare una squadra che sta facendo molto bene nel campionato inglese. Le sensazioni sono un po' incredibili: è un privilegio essere qui e avere l'opportunità di vedere il mio vecchio staff. Sono cose bellissime, ma c'è una partita importante e come allenatore della Juve devo cercare di fare la prestazione migliore per noi. E' una settimana che non sento nessuno di loro, ma è normale. Di solito mi sento con lo staff, mi fa piacere vederli domani". 

Quali idoli hanno influito sul suo tipo di gioco?
"Oltre ad argentina '78, mi ricordo Spagna '82. Il mio idolo era Gaetano Scirea, che per me è stato un personaggio di classe per come si comportava. Ho seguito molto anche Trapattoni e Bearzot, ma anche Sacchi e il suo grande Milan. Questi personaggi influito sul mio tipo di calcio". 

Contro il Parma avete trovato la vittoria negli ultimi minuti, Boattin e Girelli si sono commosse. Che cosa ha provato?
"Dal primo minuto che sono entrato a Vinovo, ho sempre parlato di fare un calcio moderno. L'ho fatto con una maniera umile in modo che tutte fossero coinvolte. Lo dico con una parola: altruista. E' importante fare qualcosa per un altro senza voler nulla indietro. Questo è un gruppo fantastico, tutti sono coinvolti. Durante un campionato ci sono cose che non vanno bene, ma è normale. Abbiamo sempre cercato di giocare bene, ma quando le cose non vanno, è una cosa nuova per queste ragazze. Nel cammino di una squadra è normale. Quei gol ci hanno tolto dei dubbi, dobbiamo continuare su questa strada". 

Si ricorda le sensazioni quando ha ricevuto la chiamata della Juventus?
"Ho conosciuto il direttore Braghin nel 2019 perché la Juventus era venuta in Inghilterra a fare un'amichevole. Ci siamo scambiati i contatti e qualche volta ci siamo scambiati dei consigli sulle giocatrici. Nel 2021 ho deciso di terminare l'avventura all'Arsenal e volevo prendermi un anno sabbatico perché ero stanco dopo dieci anni di fila. Era stancante, avevo bisogno di staccare. Quando c'è stato l'annuncio, una delle prime telefonate è stata quella di Braghin che mi ha esposto il progetto. Da quando hanno deciso di non andare avanti con Rita Guarino, c'è stata l'opportunità. Pensavano che fossi l'allenatore giusto per fare un buon cammino in Champions". 

Che cosa dice di solito alle sue ragazze quando ci sono gare così delicate?
"Non sono un grande motivatore, non mi metto a proiettare i film di Rocky. Le ragazze sanno l'importanza di giocare allo Stadium contro una squadra di grande valore. Ci concentriamo su di noi, per me è più importante capire i punti forti e le debolezze dell'avversario. Le gare vivono di situaizoni e chi reagisce meglio vince la partita. Ho visto una squadra carica che non vede l'ora di giocare". 

Buffon è venuto a trovarvi, cos'ha detto alle ragazze?
"Non lo so, non l'ho chiesto. Peyraud-Maignan è salita sul pullman e mi ha fatto vedere le foto. La presenza di una persona così umile ci ha dato qualcosa": 

Che campionato è quello di quest'anno?
"E' diverso, si vede dalle partite e dalle squadre. Il professionismo ci dà una grande base. Parlo anche di sostenibilità: facciamo le cose giuste nel settore giovanili, portiamo le squadre a giocare negli stadi. Anche il lavoro dei media è importante. Abbiamo le basi per lanciare un campionato importante. Ogni partita è difficile: per noi è più difficile perché dobbiamo gestire anche le gare di Champions. La crescita si vede subito, si vedono delle partite importanti e interessanti. Con il Como sarà una partita difficile, l'importante è la crescita in campo". 

Siete a quattro punti dalla Roma, com'è misurarsi con loro?
"Sono contento. La Roma ha una base di giocatrici importanti, è un gruppo ben allenato. In queste partite è difficile prevedere come andrà, basta guardare la Supercoppa. E' la prima volta in cui abbiamo creato tanto contro di loro. Quando sei alla Juve, con tutte le squadre è una finalissima e lo sappiamo. Questo è uno spunto importante per noi, la pressione a questo livello è un privilegio. Sai di essere al top e vogliamo rimanerci". 

Qual è il traguardo più importante che ha tagliato da quando allena la Juve?
"Quello di creare una base di come vogliamo giocare e di vederlo in campo. I risultati sono importanti, ma bisogna creare un ambiente nel quale le ragazze vengono qui con il sorriso per imparare. Il gioco deve avere valore. Se alla domenica applichiamo quello fatto in allenamento, sono contento. Le ragazze vanno fuori a mangiare, ma non mi invitano mai. Ci sta, lo comprendo. E' un gruppo molto unito, oggi è il compleanno di Roberta Aprile ed erano lì a cantare". 

Quale delle sue ex giocatrici teme di più in vista della gara con l'Arsenal?
"E' un gruppo di giocatrici di grande livello. Sbaglio se punto su una giocatrice. E' una grande squadra, sono un grande gruppo. Poi, però, dovranno venire da noi e affrontarci...".

La differenza principale tra il campionato inglese e quello inglese?
"Entrambi hanno delle cose importanti. Qui in Italia si curano tantissimo i dettagli, le società sono molto organizzate. In Inghilterra vedi sempre le partite in diretta, c'è più pubblicità in ottica del pubblico".