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TJ - ALLEGRI: "Domani torna Emre Can, magari anche titolare. Bentancur ha un problema. Inter grande sfida, ma più importante lo Young Boys"

06.12.2018 12:30 di Edoardo Siddi Twitter:    vedi letture
LIVE TJ - ALLEGRI: "Domani torna Emre Can, magari anche titolare. Bentancur ha un problema. Inter grande sfida, ma più importante lo Young Boys"
© foto di Tuttojuve.com

Juve-Inter non è mai una partita normale e i temi, di volta in volta, si moltiplicano. Massimiliano Allegri dall'Allianz Stadium, in conferenza stampa, come ogni vigilia, presenta la gara. Tuttojuve.com vi riporta in diretta le sue parole:

Chi ha più pressione domani? L'Inter, che vuole fermare la Juve anche a beneficio delle altre, o la Juve, visto il turno favorevole sulla carta del Napoli?

Domani è una partita bella, importante, perché è il derby d'Italia. Quindi indipendentemente dalla classifica sarà sicuramente una serata affascinante di sport e di calcio tra due squadre che insieme al Milan hanno fatto la storia del calcio italiano. Per noi, quindi, è una partita sotto l'aspetto emotivo molto importante, sotto l'aspetto tecnico e tattico altrettanto e bisognerà prepararsi al meglio contro una squadra che è cresciuta molto in autostima e risultati e insieme al Napoli sono le due antagoniste della Juventus al momento.

14 giornate, continua il numero 0 alla casella gol su punizione. Se lo spiega in qualche modo?

Specialisti ne abbiamo, speriamo domani di farne. A Firenze abbiamo avuto tre punizioni importanti, bisogna aggiustare la mira e tirare meglio, perché su tre punizioni un gol bisogna farlo. 

A parte gli juventini, tutti tifano Inter. Il famoso rumore dei nemici ti lascia indifferente o ti stimola?

Mi lascia indifferente, anche perché noi dobbiamo proseguire il nostro percorso con molta calma. In questo momento i numeri dicono che la Juve ammazza il campionato, ma la Juve non ammazza niente. E il campionato non va ammazzato, va vinto. Servono i numeri e per arrivare ai punti che serviranno devi fare 30 vittorie. Quindi è impossibile che la Juve abbia ammazzato il campionato. Che poi tutti tifano contro la Juve perché il Napoli è in turno favorevole e potrebbe avvicinarsi è normale perché si aspettano non dico che possa riaprirsi il campionato, ma che ci sia più battaglia. Ma la battagli ci sarà uguale perché è ancora lunga. Noi dobbiamo andare avanti per il nostro cammino e tra domani e mercoledì per noi è molto più importante mercoledì. Perché mercoledì ci giochiamo molto, domani ci giochiamo una partita. Mercoledì possiamo prendere il primo posto che vedendo gli altri gironi è molto importante.

Per i non toscani, puoi dirci la differenza principale tra un toscano di mare come te e un toscano di campagna come Spalletti?

La differenza è che la mattina io mi sveglio e vedo il mare, lui vede le colline, che magari gli piacciono di più. Poi Luciano ha giocato tanto anche in una città di mare, poi da giovani ci trovavamo spesso in Versilia che era sempre mare e non credo ci sia quindi differenza. La toscana fa sempre uscire buoni allenatori, non so se sia questione di DNA diverso dalle altre regioni.

In un'eventuale riposo per Cuadrado, i due terzini si scambiano di nuovo o Cancelo rimane a sinistra?

Questo non lo so ancora. Se giocherà De Sciglio a destra e Cancelo a sinistra o viceversa. Si possono anche cambiare durante la partita, ma a Firenze Cancelo a sinistra e De Sciglio a destra hanno fatto bene. In quel momento lì avevo più bisogno di far giocare De Sciglio a destra per avere un pochino più di spinta e poi nella eventuale costruzione con i tre dietro.

Anche tu hai la sensazione che si giochi ormai solo per il secondo posto? O meglio, ci si accontenti di giocare per il secondo posto e sia questo il limite dei vostri concorrenti.

Assolutamente no, perché Ancelotti giustamente dice che il Napoli ha grandi chance. Innanzitutto perché abbiamo ancora scontri diretti, due con l'Inter e poi il ritorno con il Napoli, quindi sono 9 punti che ballano e la classifica si potrebbe accorciare, così come si potrebbe allungare ovviamente. Mancano tante partite, va fatto un passo alla volta. Ora abbiamo l'Inter, poi il Torino, questi giorni che ci portano da oggi fino al 29 dicembre bisogna fare tanto e per fare tanto bisogna fare un passo alla volta, non pensare a quello che deve venire. Ovviamente per fare 90 punti, noi dobbiamo farne un po' meno di quelli dietro, bisogna essere bravi a dare continuità e soprattutto a migliorare le prestazioni. Perché a Firenze c'è stato un momento in cui la squadra si è spaccata in due, perché non concludevamo, in contropiede andiamo di là e non concludiamo e lì bisogna migliorare. Perché l'unica situazione in cui diventiamo vulnerabili è quando spacchiamo la squadra e bisogna essere bravi a non spaccarla. Ed è un altro passaggio da fare per migliorare.

Emre Can farà parte dei convocati?

Farà parte dei convocati perché sta bene, con lo spirito giusto, è voglioso. Magari gli scapperà anche di giocare qualche minuto di partita.

Stanno tutti bene al di là di Alex Sandro, che a quanto pare no, e in difesa  potrebbe esserci, vista la presenza di Icardi, l'inserimento di Benatia?

Per quanto riguarda difesa e metà campo e davanti devo valutare oggi. Bentancur ha un problema alla schiena, ha avuto due giorni di mezzi differenziati. Perché se mi manca Bentancur o butto dentro subito Emre o cambio modo di giocare. Ma fino a oggi che non vedo la squadra e non vedo Bentancur non so chi far scendere in campo. In difesa stanno tutti bene, a parte Barzagli. Abbiamo tante partite da qui a sabato e tutti devono farsi trovare pronti. Domani non lo so, devo vedere oggi. Può darsi che qualcosa cambio, ma dipende da come sta Bentancur o da come sta Emre. Nel caso non ci sia Bentancur o si gioca a due o metto dentro Emre, non ci sono altre soluzioni.

Sembra aver trovato un equilibrio con il tridente davanti e Dybala tuttocampista, che impatto si aspetta da loro tre domani? E qual è secondo lei il punto debole e il punto forte dell'Inter?

Il punto forte dell'Inter è che è una squadra che gioca, che è sempre alla ricerca del gioco e che tende ad allungarti perché loro negli spazi hanno gente tecnica e veloce e hanno Icardi, che è un finalizzatore straordinario. Punti deboli bisogna essere bravi noi a metterli in evidenza. Per quanto riguarda il tridente, l'equilibrio va ancora trovato. O meglio, va migliorato, non trovato. Perché come ho detto prima se cominciamo a spaccare la squadra in due diventa un problema. Perché poi tre rimangono tagliati fuori dal gioco, sette devono difendere e si fa fatica a difendere. Quindi bisogna ritrovare una compattezza migliore di quella avuta finora. In questo momento è la cosa che non va bene.

Ritiene l'Inter o il Napoli più completa e competitiva?

Il Napoli l'anno scorso ha fatto 91 punti se non sbaglio. Sono gli stessi e ci hanno messo giocatori bravi, perché Ruiz è un ottimo giocatore, cambiando anche allenatore, che ha un modo di approcciare diverso da quello di Sarri. Quindi il Napoli è pericoloso, pericolosissimo, perché ha qualità tecniche e grande esperienza in panchina. L'Inter è una squadra in continua crescita con un allenatore molto bravo che ovunque è andato ha fatto bene e ha giocatori tecnici come Icardi, Perisic, Politano, che è cresciuto molto, Joao Mario che ora sta facendo bene, Brozovic che si sta ritagliando un bel ruolo davanti alla difesa, Nainggolan che poi non so se c'è. Poi hanno preso Asamoah, che è uno dei migliori terzini in circolazione, hanno preso De Vrij. È una squadra seria.

Cosa hanno in comune e in cosa sono diversi Allegri e Spalletti?

In comune che siamo della stessa regione. Diversi ancora per poco, perché lui i capelli già non li ha più, io quasi, quindi in quello siamo ancora un pochino diversi. Diciamo che Luciano sta facendo grandi cose all'Inter, ma le aveva fatte alla Roma, in Russia quando è andato, e bisogna fargli i complimenti per quello che sta facendo.

A proposito  di Bentancur, ha detto che fa meglio la mezz'ala rispetto al centrale. In prospettiva pensi possa migliorare da centrale, ma il suo ruolo rimarrà mezz'ala o che possa diventare un bravissimo centrale?

Ora pensiamo a fargli fare il percorso da mezz'ala. Lui è uno dinamico, tra l'altro ha fatto già due gol e speriamo che continui perché lì è già migliorato. Poi dà una mano a Pjanic nella costruzione del gioco, ma da solo non è ancora pronto. Perché davanti alla difesa ha ancora i tempi un po' troppo lunghi, a volte non è nella posizione giusta quando riceve palla. Davanti alla difesa fa un po' più fatica.

Oggi è il compleanno del presidente Agnelli. Ormai vi conoscete da 5 anni, cosa vi ha colpito quando vi siete conosciuti e come è cambiato come persona e come presidente oggi?

Sono passati già 5 anni... La cosa che mi ha colpito subito è che è un decisionista e questa penso sia la qualità migliore come dirigente. Poi cresciamo tutti ed è normale che adesso ha un'autorevolezza diversa rispetto al primo anno da presidente.

Come mai non è contemplata l'ipotesi Cuadrado mezz'ala al posto di Bentancur nel caso non stesse bene?

Ci può stare. Cuadrado al posto di Bentancur ci può stare, ma a quel punto potrei dover cambiare i tre davanti. O altrimenti potrei anche far giocare Emre Can dall'inizio. Può succedere.

A livello di comunicazione con i giocatori che differenza c'è rispetto a una partita diciamo normale in Italia o a una grande partita di Champions?

La partita con l'Inter si prepara da sola. È come una grande sfida di Champions, quindi si stratta solo di dirgli quelle due cose da fare in campo. Quando invece c'è da giocare contro squadre sulla carta più abbordabili bisogna tirar fuori le motivazioni giuste perché altrimenti si rischia di lasciare punti per strada.