Sarah Castellana (Udinese Channel): "Scuffet un predestinato ma non è il solo. Juve, attenta alle ripartenze dei friulani"

La redazione di Tuttojuve.com ha contattato in esclusiva la giornalista di Udinese Channel Sarah Castellana. Vincitrice del primo Workshop Sport della Micri Communication e già volto dei canali di Sportitalia, la giornalista ci racconta il momento degli avversari della Juventus e la sua esperienza professionale nella televisione ufficiale del club friulano.
Da Palermo a Udine, passando per Milano: ci racconti il tuo percorso professionale che, attraverso il Workshop Sport, ti ha portato a lavorare per Udinese Channel?
“Ho cominciato molto giovane questo percorso, avevo 18 anni, fui chiamata per collaborare con la tv del mio paese per curare lo sport e affiancare il conduttore nel programma sportivo incentrato sul Palermo Calcio. Dopo una stagione passai a lavorare per una realtà più grande quale è Mediagol con cui sono diventata giornalista con conduzioni di trasmissioni sia in radio che per una emittente regionale in tivù. Un po' per mettermi in gioco, un po' perché avevo voglia di confrontarmi con altri ragazzi ed imparare tutto sul mondo del giornalismo sportivo, pensai bene, con non poco timore, di partecipare al Workshop Sport organizzato da Michele Criscitiello presso gli studi di Sportitalia. Oggi posso dire che il workshop mi ha cambiato la vita perché in pochi giorni ho vissuto la svolta della mia giovane carriera. 3 mesi a Sportitalia intensi, pieni di lavoro e di soddisfazioni. Adesso mi trovo ad Udinese Channel grazie a Michele Criscitiello che dopo i 3 mesi di stage a Sportitalia mi ha dato ancora fiducia e grazie a me che, in tempi non sospetti (prima della chiusura di SI), scelsi di spostarmi su Udine per avere la possibilità di crescere professionalmente”.
Quanto è stata importante l’esperienza del Workshop Sport?
“Tornassi indietro rifarei sempre il Workshop Sport in quanto mi ha dato la possibilità di mettermi alla prova davanti a professionisti del settore che mi hanno fatto credere in me stessa in un'età in cui il futuro sembra incerto. Come dissi in prima serata in diretta...il Workshop mi ha cambiato la vita”.
Venendo al campo, come sta l’Udinese e come arriva a questo importante appuntamento di campionato?
“L'Udinese sta molto bene, mister Guidolin ha recuperato quasi tutti. Questa partita sarà una sfida che sentono più i tifosi di tutta Italia che sperano in una vittoria dell'Udinese per tenere aperta la corsa allo Scudetto, ma l'Udinese ha preparato benissimo la partita come ogni settimana e sono tutti iper concentrati sull'obiettivo di stasera: vincere e regalare ai propri tifosi qualche soddisfazione in una stagione in cui ce ne sono state poche”.
Tu che hai la possibilità di seguirlo da vicino: Scuffet è davvero un predestinato? Può essere l’erede di Buffon?
“Scuffet è un predestinato. Lo dico senza rischio di smentita. Si dice che se non si monterà la testa potrà essere l'erede di Buffon, ma noi che conosciamo il ragazzo sappiamo che ha il carattere di chi campione ci nasce. Ma attenzione ad un certo Meret, portiere anch'esso friulano che farà parlare in futuro, oggi è stato convocato in Nazionale Under 18”.
La Juventus segue con interesse le prestazioni di Roberto Pereyra: può essere un giocatore da Juve, secondo te?
“Pereyra ha le qualità per diventare un grande calciatore, ma non è il solo: l'Udinese ha anche altre pedine assolutamente compatibili con squadre di alto livello. E’ solo questione di tempo”.
I bianconeri friulani come possono mettere in difficoltà la Juve?
“Facendo una partita perfetta come quelle che sono in grado di fare quando giocano contro le grandi. Non dimentichiamoci l’ andata allo Juventus Stadium in cui misero in difficoltà fino all'ultimo minuto la stessa Juve. L'Udinese è letale con le sue ripartenze”.