DELLA VALLE, ORA SVENTOLA IL CARTELLINO VIOLA!

"Un bel tacer fu mai scritto". Chissà che Andrea Della Valle se conosce questo verso di Monteverdi diventato in seguito un proverbio popolare - viste le difficoltà a cogliere i riferimenti a Dante qualche dubbio è lecito - che calza a pennello in queste occasioni. Le polemiche relative al video di presentazione postato dalla Juventus sul proprio sito, le parole contro Agnelli, le dichiarazioni contro la dirigenza bianconera per il caso Berbatov, le affermazioni di suo fratello maggiore, Diego, contro i vertici Fiat sembrano tutte rientrare in una strategia precisa tesa a rivalutare il lustro della Famiglia Della Valle dopo il fallimento delle ultime due stagioni sventolando la bandiera della anti juventinità.
Tralasciando il fatto che così facendo si mette in mostra un atteggiamento campanilistico e provinciale, aizzare le rivalità è sempre inoppurtuno soprattutto quando si è consapevoli di soffiare sul fuoco. Anziché sprecare fiato per parole vuote e inutili, ci piacerebbe sentire dalla viva voce dei proprietari della Viola parole di netta condanna sul gesto di Viviano, sui cori e scritte sull'Heysel.
Offendere la memoria di 39 persone che seguendo una passione hanno perso la vita è vomitevole. Senza se e senza ma. I tifosi bianconeri non ne possono più, un pensiero che dovrebbe accomunare tutte le persone di buon senso. Che senso ha tifare presentandosi in curva con sciarpa e cappellino Liverpool giusto per provocare? Così come è vergognoso che un giocatore professionista calpesti la maglia di un suo collega (un signore da cui dovrebbe andare a lezione).
La Fiorentina ha ideato e promosso una stupenda iniziativa: il cartellino viola per il fair play. Ora non sarebbe male sventolarne uno rosso nei confronti di quei tifosi che offendono se stessi, la loro intelligenza e la memoria di 39 persone morte, così come qualche parola di condanna e una sonora ramanzina a Viviano non farebbe male a nessuno. Chissà se quest'invito verrà accolto o se per farsi belli di fronte a una piazza si tacerà.
Così come ci piacerebbe sentire qualche parola da parte di giornali e televisioni sempre pronte a segnalare cori, ma in qualche caso con problemi all'udito e alla vista.