ESCLUSIVA TJ - Vincenzo Chiarenza: "Un orgoglio lanciare talenti e vederli in Nazionale"

22.02.2012 10:00 di  Gaetano Mocciaro   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Vincenzo Chiarenza: "Un orgoglio lanciare talenti e vederli in Nazionale"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il neo tecnico del Como Vincenzo Chiarenza è ricordato come uno degli allenatori più vincenti a livello giovanile della Juventus. Con la Primavera dei bianconeri sono 7 i titoli conqistati, fra cui due tornei di Viareggio. In esclusiva per TuttoJuve.com ci racconta le sue sensazioni dopo il trionfo dei ragazzi di Baroni.

Vincenzo Chiarenza, che impressioni ha avuto dai ragazzi della Primavera, vincitori del Viareggio?

“Un’ottima squadra, che ho avuto modo di seguire anche durante il campionato. Ci sono giocatori maturi per fare il salto di categoria”.

Chi l’ha colpita particolarmente?

“Devo dire che mi è piaciuto molto Appelt, davvero un prospetto interessante. Poi in difesa è molto bravo Liviero e in attacco apprezzo Libertazzi, che è all’ultimo anno in Primavera e che vedremo da qualche parte il prossimo anno”.

Lei è legato a grandi successi a livello giovanile con la Juventus. Sia a livello di trofei che di ragazzi lanciati

“Fra il 2003 e il 2008 abbiamo vinto qualcosa come 2 Coppe Italia, 2 Viareggio, 2 Supercoppe Primavera e un campionato italiano. Ricordo che la maggior parte dei giocatori venivano dalla scuola calcio Juve, mentre adesso si tende a comprarli da fuori già formati e pronti per la Primavera. Personalmente ho dei ricordi bellissimi e ho visto tanti ragazzi che hanno fatto e stanno facendo carriera, come Palladino, Mirante, Konko, Criscito, Nocerino. E ancora Marchisio, De Ceglie, Pasquato, Immobile, Giovinco, Lanzafame. E vedere questi giocatori indossare la maglia della Nazionale mi riempie d’orgoglio”.

Cosa ha in più la Juventus a livello giovanile rispetto alle altre?

“Innanzitutto la Juventus ha delle strutture ottime dove si può lavorare bene, sia a livello di giovanili che di prima squadra. E poi la continuità societaria, perché con lo stesso proprietario da sempre, nel caso della Juve la famiglia Agnelli, è più semplice costruire e programmare”.

Non mancano i talenti, eppure in Italia nessuno ha il coraggio di lanciarli, eccezion fatta per Luis Enrique

“Non a caso parliamo di un tecnico spagnolo, con un’altra cultura calcistica”. 

Il rischio maggiore per un giovane è quello di bruciarsi non riuscendo a mantenere le attese. Anche la Juve ha avuto qualche caso

“Per essere un giocatore professionista e serio ci vuole una scuola seria. E alla Juve si insegna anche la cultura sportiva, formandoti come persona. Certamente c’è anche chi si perde per strada, non facendo vita da atleta e lasciandosi trascinare da guadagni facili. O magari si era messo in mostra con la Primavera perché semplicemente il suo fisico era più sviluppato e col tempo annullato questo vantaggio sugli altri non è riuscito ad andare avanti”.

Leonardo Spinazzola è stato eletto Golden Boy del Viareggio. Cosa si sente dirgli a questa giovane promessa?

“Spinazzola, i dirigenti della Juve lo sanno, è un mio pupillo. Mi piace moltissimo, ha tecnica e personalità. Come tutti i giovani deve migliorare in continuità, una caratteristica molto importante se si vuole arrivare ad alti livelli”.