ESCLUSIVA TJ - Marco Venditti: "Il saluto a Del Piero ha influito sul ko col Napoli"

21.05.2012 21:30 di  Gaetano Mocciaro   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Marco Venditti: "Il saluto a Del Piero ha influito sul ko col Napoli"
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

In esclusiva per TuttoJuve.com è intervenuto Marco Venditti, primo giornalista a parlare di Juventus a Roma attraverso le frequenze di TeleRoma56. Ideatore di "Signora Mia" su Top Calcio 24. Insieme abbiamo analizzato il ko in finale di Coppa Italia.

Marco Venditti, innanzitutto ti aspettavi questo ko?

“Nell’aria avevo il sentore che qualcosa potesse andare storto. Dopo aver festeggiato questo scudetto un pochino nell’aria si vedeva che non c’era la solita sicurezza, i cosiddetti occhi della tigre. I primi 5 minuti mi sono bastati per capire che l’andazzo non era quello classico a cui la Juve ci ha abituato. Non ha mai avuto la partita in mano sin dal primo minuto, era evidente che qualcosa non andava”.

Quali le colpe principali della squadra?

“Il saluto ad Alessandro Del Piero ha avuto il suo peso in questa sconfitta. Mi spiego: a mio avviso è stato messo in campo nella partita meno indicata. Del Piero al limite doveva entrare negli ultimi 10 minuti, avrebbe preso una sacrosanta standing ovation in ogni caso. Il suo impiego dall’inizio ha levato il posto a Vucinic il quale, quando è entrato ha trasformato la Juve. Peccato che si era già sullo 0-1. Sono mancati i cursori e in attacco, detto di Del Piero, non mi ha convinto Borriello. Serviva Matri o Quagliarella. Infine, a centrocampo ho visto Pirlo sottotono e Marchisio troppo nervoso”.

Sulla squadra schierata Conte ha dimostrato coerenza nel puntare su determinati giocatori titolari in Coppa Italia sin dal primo turno

“A proposito di questo vorrei dire: finiamola con la storia che in agosto i giocatori che devono giocare la Coppa Italia devono essere gli stessi anche a maggio. Il punto è: se noi vogliamo riportare a Torino questa coppa e mettere la stelletta bisogna cambiare. E Conte in questa occasione ha sbagliato tutto sotto il profilo mentale. Doveva mettere la squadra al gran completo, mettendo da parte gli accordi iniziali con quelli che erano designati come titolari in Coppa Italia. Già la Juve di sua natura le finali le patisce, quindi era il caso di fare uno strappo alla regola, schierare la miglior formazione e centrare un bis storico campionato-coppa. Peccato”.

Forse molti giocatori non erano nemmeno abituati a gestire le vittorie

“Vero. Già la Juve non era candidata in estate al titolo. Poi, alla lunga, siamo arrivati a vincere il campionato con la squadra alla fine delle proprie forze. C’è chi ha vinto tanto, penso a Pirlo, Buffon, Del Piero. Ma molti altri non lo sono ed evidentemente dopo il titolo vinto hanno ceduto a livello di tensione. Con giocatori più avvezzi, penso a Ciro Ferrara, Deschamps o Paulo Sousa per fare un esempio ai campioni del passato, ci sarebbe stata una gestione dei festeggiamenti diversa. Mi auguro, ora che ci sarà la Champions e considerato che finiremo certamente in un girone difficile, che vengano presi dei big che siano avvezzi a gestire tante partite di estrema importanza”.

Un pensiero per Alessandro Del Piero, che ha giocato la sua ultima partita con la Juve?

“La mancanza di Alessandro Del Piero mi farà pensare a una cosa, ossia che quando eravamo in difficoltà mi dicevo: entra Alex e ci toglie le castagne dal fuoco. Non sarà più così e questa è la mia personale angoscia. Detto questo lo ringrazierò sempre per quello che ha dato alla Juve e alle emozioni che ci ha fatto provare”.