IL SANTO DELLA DOMENICA - La calcolatrice impazzita del sig. Chinè. Dovere della Juventus mettere in difficoltà l'Ingiustizia Sportiva

14.05.2023 00:01 di Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -  La calcolatrice impazzita del sig. Chinè. Dovere della Juventus mettere in difficoltà l'Ingiustizia Sportiva
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Vogliamo provare ad immaginare in questo momento la difficoltà del procuratore Chinè, costretto a fare dei conti complicati, per mettere a segno il piano esclusione dalle Coppe. Perché in effetti, il signor procuratore, forse, non aveva pensato ad un crollo verticale del Milan, alle  difficoltà in campionato  della Roma, al  passo della lumaca della Lazio, tutti elementi che costringeranno verosimilmente l’Ingiustizia Sportiva a dare il meglio di sé per completare il disegno ordito già da qualche mese. Ce ne sarebbe già abbastanza, per schierare questa sera una formazione leggera e con la testa solo ed esclusivamente a Siviglia. E invece no, stasera la vittoria dovrà essere obbligatoria per rendere ancora più complicata e ridicola la sentenza che il 22 maggio, quasi certamente nelle stesse ore in cui la squadra sarà in campo ad Empoli, tornerà a penalizzare la Juventus. Dovere di chi indossa la maglia, provare a scavare un solco importante con il quinto posto, poi con grande curiosità vedremo come Chinè e compagnia si comporteranno.

Attenzione, la mannaia sulla testa della Juve è doppia. Perché laddove non dovesse riuscire l’Ingiustizia Sportiva, riuscirà l’Uefa, con Ceferin pronto ad intervenire in soccorso dei suoi amici che comandano le istituzioni del calcio italiano. Dunque, verrebbe da dire che non c’è via di scampo, se non quella di rendere il tutto al limite del grottesco.

Cosi come al limite del surreale è stata la prova della Juve giovedi scorso. Una partita che poteva e doveva essere vinta, al cospetto di un Siviglia poco più che normale, e che invece ancora una volta ha evidenziato le problematiche di una stagione strana, anzi stranissima. Formazione iniziale sbagliata, grinta e cattiveria lasciati negli spogliatoi, giocatori nervosi, altri che sbagliano gol a porta vuota e poi spariscono dalla gara, svolta affidata a quelli che sulla carta, Gatti e Iling, dovevano essere dei comprimari. Ed invece grazie a questi due “ragazzi” e ad un Pogba che piano piano sta tornando, la Juve è ancora viva, seppur attaccata ad un flebile filo. Si perché se l’andazzo sarà quello della partita di andata, sarà praticamente impossibile uscire vittoriosi da Siviglia.

Ma come abbiamo capito, la Juve oggi è un animale indecifrabile capace di tutto e il contrario di tutto già nel corso degli stessi 90 minuti. Basterebbe poter contare sui singoli, dai vari Di Maria a Chiesa, da Vlahovic a Kostic, passando per Pogba e Rabiot, per pensare non ad un’impresa, ma ad una qualificazione assolutamente alla portata.

Siamo sinceri, del lotto delle squadre che si stanno giocando l’accesso alla finale di Budapest, la Juventus è quella che ha la rosa più forte e più completa, eppure, paradosso tra i tanti di questa stagione è quella che ci arriva nelle peggiori condizioni. Giovedi sarà una serata importantissima, ma occhio a non sottovalutare la gara di stasera. Intanto perché una vittoria fa sempre bene al morale, intanto perché potrebbe essere l’occasione per alcuni giocatori di fare un pieno di fiducia, intanto perché sarebbe davvero bello mettere ben 8 punti tra noi e il quinto posto, in modo da complicare la vita al sig. procuratore. Non ci fidiamo più di nessuno, e questo lo sappiamo, facciamo in modo però che i tifosi possano provare a fidarsi della squadra almeno in queste ultime gare. Il popolo bianconero lo merita.