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Il doppio ex Giannichedda: "Sfida da 50 e 50, Milinkovic-Savic da prendere a tutti i costi. Juve? Penalizzazione frettolosa, troppe cose strane..."

06.04.2023 11:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Il doppio ex Giannichedda: "Sfida da 50 e 50, Milinkovic-Savic da prendere a tutti i costi. Juve? Penalizzazione frettolosa, troppe cose strane..."
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"E' stato molto bravo Allegri a ricompattare tutto l'ambiente dopo il -15, perché una penalizzazione del genere diventerebbe un macigno pesante per qualsiasi squadra. Invece è riuscito a far parlare solo il campo, ottenendo dei grandissimi risultati. E senza anche i suoi campioni". Pensieri e parole di Giuliano Giannichedda, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha parlato del big match con la Lazio e non solo:

Credi che il pareggio arrivato all'ultimo secondo possa lasciare delle scorie per il match con la Lazio?

"Non credo, la Juve ha interpretato bene la partita contro una squadra molto forte come l'Inter. Dispiace perché è stato l'errore di Bremer ad originare il pareggio, non è che i nerazzurri abbiano segnato a seguito di una grande azione. Guardo come sempre il bicchiere mezzo pieno: la Juve ha fatto una buonissima partita contro un avversario di livello, la vittoria è sfuggita per un non nulla. Bisognerà ripartire dalle buone sensazioni lasciate dal campo".

Vince e ottiene risultati, ma non è una Juventus che non sta convincendo a livello di prestazioni.

"E' sempre difficile capire cosa sia meglio tra il risultato e il gioco, in questo momento la Juventus ha trovato compattezza e solidità. Hanno capito che l'importante è mantenere un equilibrio e non prender gol, anche perché tanto uno o due riesci sempre a farli. Penso che cambiare non sia mai semplice, poi sono anche i campioni a far giocare meglio una squadra. Bisogna dire che Di Maria è a mezzo servizio, Pogba non c'è mai stato, Chiesa non sta bene e Vlahovic sta giocando così così. Oggi contano i tre punti, non ci nascondiamo, e raggiungere il quarto posto che permette la qualificazione alla prossima Champions. E in una stagione traballante, è ancora in corsa su tutti i fronti".

Bonucci e Pogba ieri si sono allenati col gruppo, in teoria Allegri potrebbe avere tutti gli effettivi per la prima volta durante questa stagione, Magari, con queste premesse, il gioco può senz'altro migliorare. O no?

"Sicuramente sì, questi giocatori in campo poi sono bravi a facilitare il gioco dei compagni. E quando non sono presenti, a mio parere parlare di bel gioco diventa estremamente complicato".

Quante insidie ci saranno nel match dell'Olimpico?

"La Lazio è seconda, le insidie ci saranno eccome. C'è un entusiasmo importante, Sarri è entrato in sintonia con la squadra e la sua impronta di gioco inizia a vedersi. A differenza di inizio stagione, ora entrare tra le prime quattro è un obiettivo più che concreto. I biancocelesti vorranno fare la partita, tra l'altro Immobile sarà più in condizione e per me sarà uno dei maggiori pericoli da temere".

Che cosa c'è di diverso dall'anno scorso?

"Si sta vedendo un equilibrio difensivo importante, d'altronde per vedere la mano di Sarri devono passare almeno un paio di anni. Per me, a livello difensivo, stanno facendo delle partite incredibili. Il fatto di non giocare le coppe è un vantaggio, per questo può dare fastidio per la zona Champions".

Come la vedi? In sostanziale equilibrio o più pendente da una parte o dall'altra?

"La Juve è superiore sotto l'aspetto della rosa, ma la Lazio arriva in fiducia e più riposata. L'Olimpico, poi, sarà molto caldo. Per me è 50 e 50".

E ci sarà anche quel Milinkovic-Savic che, almeno una volta al mese, viene accostato alla Juventus.

"E' un ottimo giocatore, tante volte sento troppe critiche per un giocatore del genere. Non è che può sempre far la differenza, bisogna accettare anche quelle giornate in cui non riesce ad incidere. E' un calciatore che vedrei molto bene alla Juventus".

Pogba non è ancora recuperato, Miretti e Fagioli si stanno calando sempre più nella realtà. Non è che in questo momento Milinkovic-Savic non serve più come in passato?

"Sono quasi dieci anni che gioca nel campionato italiano a grandissimi livelli, è in possesso di quel tipo di esperienza che serve a tutte le squadre. I giovani stanno facendo bene, senza dubbio, ma vuoi mettere crescere accanto a lui e Pogba? Fossi nella Juve, lo prenderei a tutti i costi".

Un altro come Rabiot, in effetti, fai fatica a trovarlo sul mercato.

"L'ho sempre ritenuto un ottimo giocatore, chi è sempre titolare nella nazionale francese non è che non sa giocare a calcio. Lo stesso Sarri, Pirlo, Allegri non hanno mai rinunciato a lui, anche nei periodi negativi che coincidevano con quelli della squadra. E' uscito fuori nel momento in cui la Juve ha iniziato a lottare per traguardi importanti".

Rinnoveresti il Cuadrado visto con l'Inter?

"Il rinnovo si fa in due, poi bisogna vedere che chiede il calciatore e cosa vuole la società. E' un giocatore che quando sta bene è decisivo, è uno dei pochi in Italia a provare il dribbling. Fa sempre comodo ad ogni allenatore, le sue caratteristiche non si trovano così facilmente".

Tra qualche settimana arriverà il verdetto del Collegio di Garanzia del Coni. Che opinione ti sei fatto a riguardo?

"Ho l'impressione che il processo sia stato troppo frettoloso, non c'è stata nessuna spiegazione sul perché dei 15 punti e sul perchè sia stata condannata solo la Juve. Ci sono troppe cose strane che andrebbero approfondite di più, spero che questi punti possano tornare alla Juve".

E ricomincerebbe, con quei 15 punti in più, un altro campionato non soltanto per la Juve ma anche per tutte le altre.

"Per quello dicevo che è stato fatto tutto troppo frettolosamente, perché a prescindere sarebbe un altro campionato. Così come lo sarebbe stato con i 15 punti in più della Juve. Perché inevitabilmente la squadra ha pagato un momento di defaiance, addirittura Allegri parlava di allontanarsi dalle zone calde della classifica. E' chiaro che giochi con un altro spirito, ma è inutile pensarci. Ora possiamo aspettare solo i verdetti".

Si ringrazia Giuliano Giannichedda per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.