Paul Pogba: quando genio e narcisismo si fondono l'un l'altro

03.02.2014 21:45 di  Nicola Iuzzolino   vedi letture
Paul Pogba: quando genio e narcisismo si fondono l'un l'altro
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Paul! Dio mio Paul! Ma quanto sei forte? Ti prego, dimmi una cosa, come riesci a giocare in quella maniera? Quale è il tuo segreto? Diamine, hai solamente 20 anni e già ti destreggi in campo con le movenze di un veterano. Come fa un enfant prodige a trasformarsi in pochissimi anni in fenomeno indiscusso? Dimmelo, dai. Rendimi partecipe del tuo mistero. Anch'io voglio sapere come si fa a diventare Paul Pogba. Tempo fa, osservando i salti mortali che Ferguson metteva in scena pur di trattenerti nel grigiume di Manchester, un'idea di massima sul tuo possibile potenziale futuro ce l'eravamo fatta un po' tutti. Ma che nel giro di un annetto e mezzo tu diventassi un giocatore di tale portata, nessuno se lo sarebbe mai immaginato. Con quello sguardo furbesco da sicuro predestinato e la possanza fisica da giocatore di NBA. Di' un po', come si sta lì al settimo cielo? Comodo il posto da titolare nei campioni d'Italia, eh? Certo, quando poi sotto di te la stampa spende solo belle parole, l'atmosfera è ancora più appagante. Tutto meritatamente guadagnato, sia ben chiaro. Nessuno mette in dubbio nulla. Anche perchè cosa si potrebbe obiettare ad un marcantonio coi piedi da fantasista? Nell'effettivo hai a disposizione ogni possibile mezzo tecnico: stazza, grinta, corsa, elevazione, tecnica, visione di gioco. Non ti manca proprio nulla. Nemmeno la cresta da divo che ultimamente caratterizza tutti i più giovani giocatori. Figurariamoci che la tua è persino guarnita di meches bionde. Una curiosità, lo sai che il tuo valore di mercato è schizzato a circa 70 milioni di euro? Tanti, tantissimi soldi. Una quantità immensa di quattrini con i quali si potrebbero acquistare almeno tre giocatori di altissimo profilo. Eppure lì a Torino nessuno vuole sentirne di lasciarti andare via. Si sono tutti affezionati al francesino col 6 in spalla. Ma d'altro canto, questo era inevitabile. Uno che se deve schiaffarla dentro lo fa sempre in grande stile, è naturale che faccia immediatamente breccia nel cuore dei tifosi.

Non è mica da tutti i giorni vedere un ragazzino siglare la sua prima rete con un bolide al volo da fuori area. Pochissimi sono stati quelli in grado di avere un impatto così vigoroso con un club blasonato come la Juventus. Le responsabilità in ambienti del genere sono triplicate. Soprattutto quando porti sopra la schiena il numero di un certo Scirea. Eppure tu, per il quale tanto la Vecchia Signora ha fatto per portarti via dalle mani di Sir Alex, sei stato capace di incantare e prestare fede alle premesse createsi intorno alla tua figura, oltrepassando ampiamente quelle aspettative che ognuno di noi si era fatto. Un calciatore unico, inimitabile. Se tu non esistessi, bisognerebbe inventarti. Con tutti i pregi e i difetti che ti caratterizzano. Anche quella smania di strafare che troppe volte fa imbestialire Conte. E' inutile che fai il finto tonto, sai bene di cosa si sta parlando. Vuoi dirmi che quelle roulette da capogiro che fai in mezzo al campo non ti esaltano nemmeno un pochino? Ma sù, si vede lontano un miglio che ti compiaci delle tue qualità. Così egocentrico e vanitoso che alle volte sembri lì lì per fare la fine del povero Narciso. Ciò nonostante la fortuna ha fama di giocare spesso in favore degli audaci e fino a questo momento sembra aver scoperto le sue carte tutte in tuo favore. Conscio della tua giovane età, tuttavia, non dondolarti troppo sugli allori. La buona sorte spesso gioca brutti scherzi. E se non si è preparati al meglio per affrontarla, si rischia anche di soccombere. Pertanto prosegui per la strada incanalata da Conte e mantieni ben salda la mente agli obiettivi prefissati. Solo così potrai incidere nella storia il nome che ti distingue.