"La Juventus è l'alibi di chi non vince mai"

Bastonata un'altra contendente al titolo, la Juventus si trova, al 6 gennaio, con otto punti di vantaggio. Tanti, un bottino importante per la primavera e i mesi da "tre partite a settimana". 3-0, partita combattuta però perchè, come ha detto Buffon, la Roma per 60 minuti ha impensierito i bianconeri. In una serata magica per il ritorno sulle scene bianconere di Trezeguet la Juventus mette in mostra la migliore prestazione alle critiche: grinta e cattiveria fuori dal comune. Dopo il 3-0 alla combriccola napoletana ne arriva un altro, di stessa fattura, a quella romana che, come sempre, si diverte ad elogiare, poco, i meriti di una squadra che in dieci partite ha subito un solo gol e a tanto inutili polemiche e veleni. Questa Juve fa quadrato, non cede alla polemica e rimanda al mittente le parole velenose, con un po' di superbia sabauda, come vuole la tradizione. La vendetta va servita fredda e il 5 gennaio c'è un bel clima per farlo. I risultati parlano chiaro, la squadra e l'allenatore lo sanno, partono da una condizione di netta superiorità che porta la squadra a non accontentarsi mai e ad avere continuamente fame di vittoria.

Anche dopo le sconfitte più clamorose, quelle che butterebbero giù qualsiasi squadra. Anche dopo le voci di mercato più destabilizzanti. Questa Juve non si discute e non si fa impensierire da niente e nessuno. Giocando con umiltà si portano via i risultati più importanti: dall'attaccante titolare all'ultimo delle riserve tutti mettono la stessa parte di impegno. E così facendo fa toccare ai propri tifosi il cielo con un dito, anche senza "aiutini" che la fanno avvicinare al proprio obiettivo. Perchè la Juventus non ha bisogno di questo. Perchè oggi, come sempre, "la Juventus è l'alibi di chi non vince mai".