Ranucci (Report): "Emergerà un inedito racconto di Calciopoli. Sim svizzere acquisite in maniera irregolare"

Sigfrido Ranucci ha parlato a Radio Radio lo Sport, dando alcune anticipazioni sulla puntata di Report che andrà in onda lunedì 17 aprile nella quale si tornerà a parlare di Calciopoli: "Dedicheremo una puntata a Calciopoli partendo da una chiavetta che ci ha dato Luciano Moggi. L’aveva data ad Andrea Agnelli, l’ha data anche a un nostro inviato e devo dirti che ci sono alcune intercettazioni molto interessanti che danno una lettura di quello che è stata calciopoli, ma fanno anche capire qualcosa in più. Ma più che le intercettazioni, secondo me quello che emergerà inedito dal racconto di report di lunedì prossimo, sono le testimonianze di alcuni dei protagonisti di allora che raccontano degli episodi fino a oggi sconosciuti. Emerge chiaramente che c’è stata una volontà di un passaggio da una sorta di prima repubblica del calcio ad una seconda repubblica. E i protagonisti che abbiamo intervistato ci parlano proprio di incontri finalizzati a questo passaggio di potere, di un accordo politico imprenditoriale per in qualche modo scalzare il potere di Moggi, crearne un altro o comunque dare spazio ad altri poteri che già esistevano.
Una delle testimonianze che farà sicuramente discutere è la testimonianza che abbiamo raccolto degli investigatori di allora che ci raccontano come sono andate queste indagini, ci raccontano delle anomalie su come sono state condotte a partire dalle schede delle famose SIM svizzere che sono state acquisite in maniera irregolare. Cioè una delle prove principe del sistema messo in piedi da Moggi non è stato acquisito come una regolare rogatoria, col fatto che si chiedeva alla Svizzera il materiale ma sarebbe stato falso condizionare un falso verbale dove si acquisivano i numeri telefonici e le schede grazie alla complicità di che le aveva date a Moggi. L’altro particolare fino a oggi inedito e il ruolo di Franco Baldini, per esempio che è stato segnalato da questa autorità da questo investigatore che aveva svolto all’epoca le indagini come una fonte coperta degli investigatori che più volte si recava a dare delle informazioni senza mai verbalizzare. Non esistono praticamente verbali delle dichiarazioni di Baldini dell’epoca se non forse uno. E a seguito di questi incontri poi si svolgevano le indagini verso una parte verso l’altra“.