Gelo artico, ma alla Juventus si scalda un protagonista: il ritorno di Fabio Miretti

Gelo artico, ma alla Juventus si scalda un protagonista: il ritorno di Fabio Miretti

Nel pieno del gelo artico che ha investito l’Europa calcistica, la Juventus ritrova un protagonista potenzialmente decisivo, rimasto ai margini negli ultimi mesi. Il suo identikit parla chiaro: giovane, italiano, cresciuto nel vivaio bianconero, centrocampista duttile e capace di ricoprire più ruoli con la stessa qualità.
Sì, si tratta proprio di Fabio Miretti, che a Bodø ha iniziato a riprendersi la scena e a riprendersi la Juve. Lo riporta Corsport. 

Da quando aveva 8 anni veste il bianconero, ma gli eventi dell’ultimo anno lo avevano allontanato dai riflettori: il prestito al Genoa, il ritorno alla Continassa, un’estate di incertezza con diverse richieste di mercato e soprattutto il grave infortunio muscolare di metà agosto, che ha fatto saltare il suo trasferimento al Napoli nonostante il forte pressing di Antonio Conte. Le società non hanno trovato l’accordo e, alla fine, Miretti ha preferito restare “a casa”.

Miretti resta alla Juve: sliding doors di un talento italiano

Rimasto a Torino, il centrocampista ha completato un lungo recupero fino a trovare finalmente i primi minuti stagionali con Luciano Spalletti.
Prima l’esordio nel finale contro lo Sporting Lisbona, poi più spazio a Firenze e infine la prima da titolare a Bodø, dove ha mostrato tutto il suo potenziale nei 68 minuti in campo.

Il primo tempo è stato complicato per tutta la squadra, più lotta che qualità. Ma nella ripresa è arrivato il cambio di passo: la Juventus ha alzato il ritmo e si è imposta con maggiore personalità. Miretti ha contribuito in modo evidente alla crescita collettiva: prima un gol annullato per fuorigioco di Openda, poi un assist perfetto per il raddoppio di McKennie, frutto di un inserimento profondo in area norvegese.