Miretti è tornato e vuole prendersi un posto. Al netto delle richieste
Il ritorno di Fabio Miretti. Nel ghiaccio di Bodo, il centrocampista cresciuto nelle giovanili è stato tra i migliroi, tanto da arrivare a segnare dopo una bella azione orchestrata da lui stesso, per poi passare da Openda - in fuorigioco - e Yildiz, che con la visione periferica lo aveva pescato in mezzo all'area avversaria, premiando la sua proiezione offensiva.
Non è stato l'unico momento positivo della sua prestazione, tutt'altro. Perché il centrocampista - infortunatosi nella sfida in famiglia contro la Next Gen ad agosto scorso - ha preso le redini di un centrocampo che, solitamente, ha come padroni Locatelli e Thuram. Ed è una alternativa in più per uno Spalletti che aveva già individuato nella mediana un possibile motivo di sofferenza.
Nelle scorse settimane, del resto, Miretti è finito nel mirino del Parma. Perché l'amministratore delegato Cherubini lo conosce molto bene dopo gli anni passati alla Juve, ma l'idea è quella di rimanere in bianconero. Ad agosto era stato il suo agente, Giovanni Branchini, a comunicare lo stop delle trattative con il Napoli. "Fabio è arrivato alla Juve all’età di nove anni ed è legatissimo all’ambiente. Per lui potrebbe ripetersi un percorso come quelli di Claudio Marchisio e Paolo De Ceglie che, dopo i prestiti a Empoli e Siena, sono rientrati alla base molto più maturi e pronti, al di là delle qualità dei singoli atleti, facendo molto bene".
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