Danilo nella storia: l'ex capitano bianconero segna in finale e vince la Libertadores

Un finale da sogno, una partita da record. Danilo entra nella storia vincendo da protagonista la Coppa Libertadores. Il brasiliano decide la gara tra il suo Flamengo e il Palmeiras al Monumental di Lima, match terminato 1-0: una sua rete piega gli avversari e vale, per l'ex capitano bianconero, il secondo titolo di campione di Sudamerica.

LE PAROLE – "Non immaginavo nemmeno di giocare una finale così – confessa Danilo –. Ho sempre immaginato di arrivare lontano, molto lontano, ma non così. Ho preso parte a questa storia, mi sono sempre preparato molto per questi momenti decisivi in tutti i club dove sono stato, ma non ho parole per questo. Non ho parole, sarei potuto andare in diversi club a gennaio, non è un segreto. Ho avuto diverse proposte, ma non ho mai pensato ai soldi. Ho pensato solo alla necessità di realizzare quel sogno di bambino di vincere con il Flamengo. Era la mia priorità. Dedico questa vittoria a mio padre che è un grande tifoso del Flamengo, ieri era in viaggio con la mia famiglia verso Lima, ma una mia zia è venuta a mancare e mio padre è dovuto tornare in Brasile. Non era quindi qui con mia mamma e i miei fratelli. Volevo dedicare questa vittoria a lui e a tutta la mia famiglia".

MVP – Il classe 1991 segna e viene eletto mvp del match con un gol, sei tackle (primo in partita) e tre tiri bloccati, di cui uno su Vitor Roque nei minuti finale che salva la porta dal pareggio. Il brasiliano effettua anche del 98% di passaggi corretti. E con questa rete Danilo trova ancora la via del gol in una finale di Copa Libertadores, dopo la rete segnata con il Santos 14 anni fa contro il Peñarol, nella sfida del 2011 vinta a San Paolo. Grazie a questa vittoria, Danilo centra oltretutto un record unico: l'ex Juve è l'unico calciatore nella storia ad aver vinto due Champions League (con la maglia del Real Madrid) e due Coppe Libertadores (Santos e Flamengo). E, pensando a come abbia salutato la Juventus, da epurato di lusso, è un primato che per il 34enne vale ancora di più.