Caos tamponi in casa Lazio, il prof. Verna: "Ecco le differenze tra i test UEFA e quelli italiani"

04.11.2020 20:30 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Caos tamponi in casa Lazio, il prof. Verna: "Ecco le differenze tra i test UEFA e quelli italiani"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il prof. Roberto Verna, presidente della World Association of Societies of Pathology and Laboratory Medicine (Società mondiale degli addetti alla medicina di laboratorio), è intervenuto a TMW Radio, durante Maracanà, per parlare del caso Lazio.

I tamponi Uefa hanno impedito ad alcuni giocatori di partire per San Pietroburgo. Cosa è successo? C'è differenza tra i test Uefa e quelli italiani?
"La Uefa e la Figc si dovrebbero mettere d'accordo. Ma se si mettono d'accordo gli organismi non tecnici, i risultati possono essere sbagliati. Sarebbe quindi il caso di fare un discorso con degli esperti. Il test molecolare è la ricerca dell'acido nucleico virale, che viene poi amplificato in laboratorio per renderlo quantitativamente visibile. Può essere positivo con una carica virale diversa, e anche diversamente infettante. Il test antigenico invece è un sistema per rivelare degli antigeni sulla capsula del virus. Siccome è un test meno sensibile, che rileva una carica virale solo se questa è abbastanza alta, questo dal livello clinico è più importante, perché può rivelare la sua infettività. Quando si fanno queste amplificazioni, basta una piccola svista che si amplifica un altro aspetto, così un soggetto può risultare positivo perché è stata replicata una cosa che non è un virus. Nel caso del Covid-19 ci sono tre geni che danno origine a tre proteine diverse nella capsula. E di queste, una sembrerebbe non corrispondente alll'infettività, che risulta positiva alla Uefa. La Lazio non ha sbagliato, ma dipende tutto da chi decide, che deve stabilire la positività o meno. La Uefa si rifà a una specifica interpretazione, mentre in Italia si dice che non è positivo per un altro parametro. Organizzazioni calcistiche vogliono fare un protocollo su una cosa che di fatto non ha una valenza chiara. E' stato detto che chi ha sangue gruppo 0 positivo è meno soggetto al virus, chi ha Gruppo A è più soggetto, ma non c'è un'evidenza generale".