IL FOLLE PARAGONE CON UNA SOLA SIMILITUDINE

16.11.2023 06:45 di  Massimo Pavan  Twitter:    vedi letture
IL FOLLE PARAGONE CON UNA SOLA SIMILITUDINE
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ci sono paragoni che ci stanno ed altri che non hanno senso. Qualcuno in questi giorni si è permesso di paragonare la gestione De Laurentiis a quella legata ad Andrea Agnelli ma francamente il paragone non regge proprio.

Il presidente bianconero ha assolutamente speso tantissimo in questi anni e commesso anche degli errori nelle ultime stagioni, ma non è francamente minimamente criticabile la sua gestione, dopo che ha vinto 9 campionati e diciamo 9 consecutivi. Di cosa stiamo parlando? Come ha preso la Juventus, ce lo ricordiamo da un periodo buio, dopo Calciopoli che aveva raso al suolo le ambizioni bianconere.

Qui non vogliamo dire che negli ultimi anni di gestioni sia andato tutto bene, qualche errore c'è sicuramente stato, perchè è chiaro che si poteva come sempre, fare meglio e magari evitare di tenere un monte ingaggi troppo alto. Agnelli ha commesso la leggerezza di non tenere Beppe Marotta, fidandosi troppo dell'arrivo di Cristiano Roanldo sperando in un effetto volano che è stato smorzato dal covid.

In questi giorni leggiamo di paragoni tra De Laurentiis e Agnelli, come presidenti vincenti che hanno dovuto cambiare allenatore, ma non è possibile confondere un ciclo vincente di nove anni con uno di una sola stagione. Chiaro che poi vincere a Napoli non è come vincere a Torino, lo sappiamo, ma vincere può anche essere possibile, è confermarsi che rappresenta la vera difficoltà.

Agnelli, poi, in questi anni ha cambiato ma mai in corsa Del Neri fu sostituito a fine anno da Conte, Conte da Allegri, dopo le dimissioni dello stesso, Allegri da Sarri, alla fine della stagione, Sarri sa Pirlo, prima dell'inizio della stagione, Pirlo dallo stesso Allegri. 

Sono situazioni e gestioni diverse, se vogliamo fare un paragone solo un elemento li può accomunare, aver perso dei dirigenti bravissimi, Marotta era forse stato sottovalutato, come lo stesso Giuntoli, elementi cardine di una ruota che senza di loro non ha girato più come prima.

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