Ettore Marchi, il consiglio all'ex compagno Frabotta: "Dovrebbe rimanere alla Juve". E aggiunge: "In Under 23 sorpreso da Dragusin: ecco perchè"

In merito all'imminente Juventus-Sassuolo e al rendimento - sin qui - degli ex compagni di Juve Under 23 Radu Dragusin, Gianlica Frabotta, Manolo Portanova e Nicolò Fagioli; la redazione di TuttoJuve.com ha intervistato in esclusiva Ettore Marchi, attuale attaccante della Vis Pesaro.
Il calciatore umbro ha anche militato tra le fila neroverdi, nella stagione 2011-2012 (29 presenze e 5 gol complessivi).
Sotto quali aspetti ritieni che il Sassuolo possa mettere in difficoltà la Juventus all'Allianz Stadium?
"Quando vedi giocare il Sassuolo vedi l'impronta di Roberto De Zerbi. Il Sassuolo si presenterà allo Stadium per giocarsela: in tutte le partite, questa stagione, se la sono giocata a viso aperto, senza snaturare la loro identità in base all'avversario che avevano di fronte".
Qual è la tua chiave di lettura rispetto ai principi tattici di cui è, invece, alla ricerca Andrea Pirlo?
"Da spettatore si può vedere una Juve che prova a dominare il gioco e a mantenere il possesso palla. Pirlo vuole dare alla squadra l'impronta di lui da calciatore: dominio del gioco e possesso costante".
I bianconeri sono alla ricerca di un centravanti...
"Sui nomi preferisco non esprimermi. Per il semplice fatto che è una scelta tutta quanta di Pirlo: magari uno può farsi un'idea da fuori, ma poi l'allenatore ne ha una tutta quanta diversa. A seconda del modulo che vuole sviluppare, credo che Pirlo abbia fatto delle richieste specifiche".
La scorsa stagione hai militato nella Juventus Under 23, della quale faceva parte anche Gianluca Frabotta. Te l'aspettavi un'ascesa così precoce? Dal tuo punto di vista dovrebbe rimanere in bianconero, oppure ricercare maggiore minutaggio altrove?
"Secondo me quando sei alla Juve è sempre difficile prendere in considerazione l'ipotesi di andar via. Quando sono arrivato alla Juve Under 23 a gennaio mi sono subito imbattuto in un gruppo di ragazzi sì giovani, ma già molto bravi: Frabotta era tra questi. Lui ormai fa parte in pianta stabile della prima squadra: magari capiterà di giocare meno, ma cresci il doppio al fianco di tutti quei grandi campioni. Poi è anche un fattore di mentalità: quando sei alla Juve giochi sempre per vincere".
Tra i giovani lanciati da Pirlo figura un altro tuo ex compagno molto giovane: il classe 2002 Radu Dragusin...
"Anche se fossi in lui rimarrei: far parte di quella squadra, a quell'età, è un grandissimo privilegio. Di lui sono rimasto particolarmente impressionato: quando arrivò non parlava l'italiano. Dopo nemmeno un mese lo parlava perfettamente: grande personalità, ma soprattutto ragazzo intelligentissimo".
Per quanto riguarda Fagioli e Portanova invece?
"Pirlo ha un particolare occhio di riguardo per tutti i giovani. Anche loro hanno avuto i loro spazi. Se sei alla Juve è perchè meriti di essere lì. Voglio anche citare gli esempi di Zanimacchia che gioca in Serie B spagnola e Tourè in Serie A olandese: molto della loro crescita è passata proprio dal progetto Under 23".
Come commenti l'attuale campionato della Juventus Under 23? Risultati sin qui altalenanti...
"Il bilancio però è molto positivo, a mio modo di vedere: si lavora per trainare quanti più giocatori possibili in prima squadra. Poi la scorsa stagione abbiamo fatto qualcosa di importante con Pecchia, con la vittoria della Coppa Italia Lega Pro".
Hai avuto modo di allenarti sporadicamente anche con la prima squadra: quali sono stati gli aspetti da cui sei rimasto più colpito?
"Sì, appena arrivai all'inizio ebbi qualche volta questo privilegio. Un'esperienza unica: un contesto di professionismo elevatissimo. C'è poco da dire: un altro livello".
Il giocatore della prima squadra più attento a voi?
"I miei ex compagni più giovani, che salivano ad allenarsi spesso con la prima squadra, mi parlavano di un Chiellini molto disponibile: dava tanti consigli. Veniva anche a vedere alcune nostra partite".
Si ringrazia Ettore Marchi e l'ufficio stampa della Vis Pesaro, nella persona di Nicholas Masetti, per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.