L'attacco continua a far fatica, ma il punto con il Bologna è mezzo sorriso

"Non dobbiamo rinunciare a niente. Io voglio gente che si diverta. Io voglio sempre fare un gol in più". Le parole di Igor Tudor nella prima conferenza stampa non stanno collimando con la realtà di queste prime gare del tecnico bianconero. "Mi piace attaccare con tanti, ma non voglio nemmeno prendere gol. Il lavoro deve essere completo. Il calcio deve andare in una direzione che lo renda sempre più interessante, il mondo è sempre più esigente. Tutti guardano ora tante partite e possono anche annoiare. Vedo e leggo. Penso occorra andare in quella direzione lì, ma non bisogna trascurare l'equilibrio".
Finora in sei gare sono arrivate tre vittorie, due pareggi e una sconfitta contro il Parma. Quello contro il Bologna era il primo scontro diretto per cercare di arrivare al quarto posto, anche se ora la lotta si fa molto dura. La Roma non perde da diciannove partite, la Lazio ha pareggiato il conto, il Bologna rimane un punto sotto ma con un calendario non semplice fra Fiorentina e Milan nelle prossime due gare.
Non si è però vista una grande diversità rispetto a quanto succedeva con Thiago Motta. Sette gol fatti e quattro subiti, vincendo sempre "di corto muso" tranne nel 2-0 contro il derelitto Monza, primo a essere retrocesso in questa stagione. È proprio l'attacco a fare fatica, come già visto nel corso delle ultime settimane, anche se il punto contro il Bologna è certamente un mezzo sorriso.