Orsato: "Arbitrare è difficile, si sbaglia e si sbaglierà sempre. Il rapporto arbitri-calciatori è migliorato negli anni, sono fiducioso"

05.05.2025 22:30 di  Marta Salmoiraghi  Twitter:    vedi letture
Orsato: "Arbitrare è difficile, si sbaglia e si sbaglierà sempre. Il rapporto arbitri-calciatori è migliorato negli anni, sono fiducioso"
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Daniele Orsato ha ricevuto il premio alla carriera al Gran Galà del Calcio ADICOSP. L'ex arbitro ha rilasciato alcune dichiarazioni ai gionralisti presenti, queste le sue parole riportate dai colleghi di TMW:

"Qual è la difficoltà maggiore in questo momento, in questa epoca, per un giovane arbitro?
"Io credo che voi siate testimoni di quello che sta succedendo negli ultimi mesi, queste violenze agli arbitri, che è una cosa inaccettabile. Il Presidente Zappi sta portando avanti un progetto con il Ministero per intervenire in modo che si possa smettere con questa violenza nei confronti dei ragazzi. I ragazzi devono essere liberi di andare ad arbitrare perché è uno sport. Come per i giocatori è un gioco, per gli arbitri è una passione, uno sport. Quindi che rimanga questo e che non si mettano le mani addosso agli arbitri. Sono stato rappresentante degli arbitri in attività per qualche anno e quando succedevano queste cose, durante la settimana dovevo chiamare di giovani arbitri che erano stati picchiati, vi posso assicurare che è stata ed è ancora oggi la cosa che mi fa più arrabbiare nel mondo degli arbitri. Più delle critiche che ricevevo io per un rigore non dato o qualcosa che avevo sbagliato, mi dà più fastidio questo".

È dura fare il designatore della Serie A per Rocchi?"
"Io credo che lavorare è difficile. Cioè fare il designatore degli arbitri, fare l'allenatore di una squadra, fare qualsiasi ruolo che ha responsabilità, è difficile. È ovvio che se lo fai con la passione che ci contraddistingue viene più facile. Per gli arbitri ovviamente bisogna avere un attimo di pazienza perché siamo davanti ad un cambio generazionale e bisogna anche accettare gli errori. È ovvio che oggi è più difficile però si sbaglia e si sbaglierà sempre".

Lei è sempre stato un arbitro che ha cercato il colloquio con i giocatori senza tirarsi indietro anche quando c'era da parlare con i grandi campioni. È sempre dell'idea che oggi i giocatori abbiano capito che bisognerebbe aiutare un po' di più gli arbitri?
"Io credo che il rapporto arbitri-giocatori negli ultimi anni sia migliorato tantissimo. Vedo anche questa nuova iniziativa che era stata adottata qualche anno fa in Champions League, poi portata avanti nell'ultimo europeo a cui ho partecipato, per la quale il capitano è un punto di riferimento. Mi sembra di vedere che anche nel nostro campionato queste scenate di queste aggressioni agli arbitri sono veramente calate, quindi il comportamento dei giocatori secondo me è migliorato, la responsabilità dei capitani è aumentata. Credo che siamo sulla strada giusta, io sono fiducioso".