Ban su Tudor: "Mix tra Lippi e Conte, con lui la Juve tornerebbe di nuovo a vincere. Vlahovic? Deve esser centrale nel progetto"

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex calciatore bianconero nella stagione 1993/94, Zoran Ban, per parlare approfonditamente del suo connazionale Igor Tudor accostato alla Juventus e non solo:

Potrete riascoltare uno stralcio dell’intervento a “Cose di Calcio” in onda su Radio Bianconera (visibile anche su app di RBN e su smart tv di ultima generazione).

Una stagione davvero difficile per i bianconeri, sia in campo che fuori. Quale è il tuo giudizio?

"Per i giocatori è stata un'annata complicata, ho giocato a calcio e conosco la sensazione di quando c'è qualcosa che non va. Mi dispiace per la Juve, dopo Calciopoli è stata la stagione più brutta della storia. Sono d'accordo con Di Livio: bisogna ripartire da zero".

I tifosi sono ormai divisi e c'è chi non vuole più Massimiliano Allegri sulla panchina bianconera. Che ne pensi?

"Prima partirei dal direttore sportivo, che non è ancora stato nominato. La Juventus è una società molto forte, l'augurio è che possa costruire subito un ottimo organigramma e poi pensare al resto. Non spetta a me decidere se rimarrà o meno il prossimo anno, posso solo parlar bene di Allegri per quel che ha vinto in bianconero. Di certo non posso ritenerlo l'unico colpevole, si è trovato a gestire una stagione molto complessa".

Più che vero, ma la sensazione che si potesse ugualmente vincer qualcosa rimane.

"La sconfitta non è mai accettata a Torino, né dal club né tantomeno dai tifosi. Chi pagherà adesso? Perché solo lui? La Juventus è mancata anche nei suoi uomini chiave, la rosa di quest'anno era più che competitiva. Penso a Di Maria, in primis, che non ha reso secondo il suo valore, ma poi anche Bremer in difesa, Cuadrado che ha 35 anni e Locatelli a centrocampo. L'annata di Vlahovic è stata piena di alti e bassi, di infortuni, e non è riuscito a segnare 20 gol. Il fiore all'occhiello era Pogba, ma anche lui non lo abbiamo mai realmente visto. E' andata così, ora pensiamo all'anno prossimo".

Per rispondere a pieno alla tua prima domanda, la Juve potrebbe decidere di far pagare l'allenatore. L'ideale sostituto di Massimiliano Allegri potrebbe essere il tuo connazionale Igor Tudor?

"E' stato giocatore e allenatore della Juventus, in questa stagione ha fatto ottime cose a Marsiglia. E' molto giovane, ha tutte le potenzialità per diventare un ottimo tecnico. Con Tudor, la Juve tornerebbe nuovamente a vincere nel giro di pochissimo tempo. Come successe nella stagione 2011/2012, potrebbe esserci qualche similitudine a riguardo".

Ieri Tudor ha spiegato ai giornalisti presenti di non aver più voluto proseguire per motivi personali. Credi a questa versione? Tra l'altro, ha specificato di non avere offerte in mano da nessun altro club.

"Potrebbe avere altre offerte in mano, questo è sicuro. Il Marsiglia è dopo il Paris Saint Germain il club più importante in Francia, tra l'altro ha ottenuto anche un risultato importante. Per me è già a conoscenza della futura destinazione, poi toccherà a lui specificarlo".

Tudor preferisce l'intensità e il sacrificio al pragmatismo di Allegri. E' l'allenatore che potrebbe servire in questo momento a Torino?

"Ha una gran voglia di vincere, non vuole sbagliare. Ha il carattere bestiale di mister Lippi, una personalità forte, è un martello pneumatico con i giocatori come lo è Conte. A livello di qualità, è un mix tra loro due. E il gioco espresso sarebbe ben diverso da quello di Allegri".

Capitolo Vlahovic, ad oggi l'attaccante sembra poter essere sacrificabile sul mercato. Lo venderesti?

"Non conosco la situazione economica del club, ma se fossi l'allenatore non mi priverei mai di un giocatore così. Vlahovic ha vissuto un'annata travagliata come tutti i suoi compagni di squadra, è giovane e ha ancora molto da dimostrare. Non ha senso venderlo al Bayern, al Chelsea o al Manchester United, lui deve essere al centro del progetto bianconero. Questa è la mia idea".

Si ringrazia Zoran Ban per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.