Ecco perché ha senso rinnovare Yildiz ora (ma per almeno sei anni)

Kenan Yildiz è l'unico giocatore della Juventus che, da qui a dieci anni, probabilmente nessuno metterà in discussione. Perché è giovane, indossa la numero dieci, esulta come Del Piero... Ed è forte, tremendamente forte. Questa è l'annata della definitiva consacrazione, dopo che la scorsa è stata la prima da vero protagonista. Serve del tempo a tutti, lui è migliorato passando da forche caudine come il posizionamento a sinistra di Thiago Motta - mai completamente amato, per usare un eufemismo - ma anche alcune critiche perché non faceva la differenza, come se fosse una colpa indossare un certo tipo di numero ma guadagnare un decimo rispetto al suo compagno più pagato.
Yildiz guadagna "solo" 1,7 milioni all'anno. Lo fa fino al 2029 e non avrebbe nessun senso, se ci fossero identiche regole rispetto a un anno fa, cambiare lo status quo. È possibile allungare il pallone il più lontano possibile, aspettando di capire cosa succederà. Anche perché l'articolo 17 si può invocare al terzo anno dall'ultimo rinnovo, quindi sarebbe tra il 2027 e il 2028, considerato che il rinnovo è stato fatto il 16 agosto del 2024. C'è tutto il tempo per capire, per comprendere e non dovere per forza arrivare al muro contro muro.
C'è però un altro lato contrattuale da sottolineare: perché ora si può andare oltre alla scadenza dei cinque anni come accordo. Paradossalmente firmando a gennaio - anche a ingaggi importanti intorno ai 5 milioni netti - potrebbe arrivare al 2031 o addirittura al 2032. A quel punto bisognerebbe assolutamente trattare con la Juventus un possibile addio, senza potere tirare la coperta. Certo, andare troppo in là potrebbe far lievitare significativamente le richieste del turco.
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