Sabbatini a RBN: "Spero che David non diventi un rimpianto. Non voglio una Juve alla Cobolli Gigli"

Sabbatini a RBN: "Spero che David non diventi un rimpianto. Non voglio una Juve alla Cobolli Gigli"TuttoJuve.com
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Oggi alle 17:00Podcast TJ
di Giulia Borletto

Non esiste una squadra in giro per l'Europa che possa dire di non avere qualche rimpianto. Un giocatore mai arrivato, ma solo sfiorato, uno comprato e mai esploso, o ancora uno ceduto perchè incompiuto e poi migliorato nettamente altrove. In casa Juventus ce ne sono stati diversi nel passato, senza scomodare Henry e la bocciatura di Carlo Ancelotti, nel recentissimo passato basti pensare a Dean Huijsen o Matias Soulè, passando per gli anni post Calciopoli, in cui era difficile diventare dei numeri 1 in una squadra che era in fase di ricostruzione totale. Per Diego Sabbatini, speaker e Dj della Federazione Calcio a 5 oltre che tifoso bianconero, i nomi da ricordare sono altri. "Il più grande mio rimpianto degli ultimi dieci anni è Elia, mai esploso a Torino. 5 presenze e basta con la Juventus, era un esterno fortissimo o Thiago Cardoso Mendez, diventato poi un perno del centrocampo dell'Atletico Madrid e di Simeone. 42 presenze e 0 gol con la Juventus, 172 e 17 gol poi in Liga. Cosa succede quando alcuni vengono a Torino? Non era un grande goleador ma lo avrei usato sempre". ha detto a RBN Cafè su Radiobianconera.

"La mia paura è che torniamo a fare quel periodo, quello post 2006, in cui un noto Cobolli Gigli disse che tra Xavi Alonso e Poulsen avrebbe preferito quest'ultimo e poi sappiamo bene com'è andata a finire. Spero che un rimpianto non lo diventino nè Koopmeiners, nè Openda, nè David. Mi è appena arrivata la sua maglia e spero sia di buon auspicio. Sull'olandese invece non saprei cosa dire. Non so dove sia finito il talento ammirato a Bergamo. Serve sempre tempo a chi arriva alla Juve, ma genere basta un anno di tempo, quindi ora devono arrivare i risultati". 

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