Comolli, i dati contano ma ad oggi non pagano

Comolli, i dati contano ma ad oggi non paganoTuttoJuve.com
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di Massimo Pavan

Damien Comolli e il suo approccio basato sui dati: come cambia la gestione della Juventus, ad oggi però c'è un limite 

Negli ultimi giorni, Damien Comolli ha parlato molto di dati e statistiche nel calcio, attirando l’attenzione di numerosi media e convegni sportivi. Il dirigente francese ha spiegato chiaramente che il suo metodo di lavoro punta a guidare il club attraverso l’analisi dei dati, un approccio che la Juventus conosceva bene al momento della sua nomina.

Secondo Comolli, i dati sono fondamentali ma non sufficienti. Per esempio, nella relazione con l’allenatore serve una figura ponte: “serve qualcuno che conosca i dati ma sappia parlare il linguaggio del coach. Se l’allenatore è aperto, tutto funziona; altrimenti no”. Questo potrebbe spiegare le difficoltà incontrate con Igor Tudor e lasciare aperta la curiosità su come andranno le cose con Luciano Spalletti, che dopo una vittoria iniziale ha ottenuto due pareggi consecutivi in casa.

Il dirigente vuole portare a Torino la cultura del dato applicata al calcio, già sperimentata con successo a Tolosa: “Al Tolosa misuravamo quotidianamente lo stato mentale dello staff: stress, motivazione e voglia di lavorare. Questo ci ha permesso di non assumere persone non motivate. In campo, invece, avevamo vietato cross e tiri da lontano”.

L’approccio di Comolli dimostra come la gestione di un club moderno passi oggi dalla combinazione tra analisi statistica, monitoraggio psicologico dello staff e comunicazione efficace con l’allenatore, confermando che il futuro della Juventus potrebbe essere sempre più legato ai dati.

Difficoltá nei nuovi ingressi 

Crediamo che le ultime trattative sia state "data driven", ma è innegabile che ad oggi i nuovi acquisti abbiano deluso. Non consideriamo Conceição un nuovo acquisto, ma Joao Mario, Openda, David e Zhegrova, per motivazioni opposte non hanno funzionato. 
Per ora Joao Mario ha fatto peggio di Alberto Costa e l'interrogativo del perché dello scambio rimane, Zhegrova può essere un crack ma i dati sugli infortuni sono stati consultati? Rischio opportunità si dice in gergo. Per David c'è un grosso potenziale ma ad oggi l'aspetto psicologico conta. Infine, Openda, costato molto ma ancora a zero goal ed il fatto che non segni nemmeno in nazionale preoccupa. 
Insomma, i dati contano, ma ad oggi le risposte non sono ancora quelle sperate, ma vedremo, anche Reijnders all'inizio aveva faticato un pochino ,a alla fine sappiamo tutti quanto ha inciso, si spera che il percorso possa essere lo stesso. 
@pavanmassimo YT TASTIERA VELENOSA