Oggi e Domani - 6ª g.) Torino 0 Juventus 1 (Stagione 2013-2014)

Racconti in bianconero, tra passato e presente
09.11.2017 16:10 di  Michele Messina   vedi letture
Oggi e Domani - 6ª g.) Torino 0 Juventus 1 (Stagione 2013-2014)
TuttoJuve.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

                                 Le previsioni di Mister Maggico, persona competente di calcio in maniera sopraffina,

                                                       che si esprime con adeguato linguaggio tattico/tecnico:

                                                “Milan – Roma: il Milan vincerà per due reti a zero” (1° ottobre 2017)

                                “Inter – Milan: l’Inter attaccherà per tutta la partita, ma il Milan passerà in vantaggio

                            con un tiro sbilenco, poi pali e traverse, raddoppio rossonero negli ultimi minuti.” (15/10/2017)

Una rete di Pogba su calcio d’angolo, dopo la traversa colpita da Tevez in fuorigioco, porta in vantaggio la Juve all’inizio della seconda frazione di gioco. Il Toro si è schierato con nove uomini in difesa, come tutte gli avversari che incontrano la squadra de Il Capitano. È la solita difficoltà che incontrano le squadre temute dagli avversari. Sarà così per tutta la stagione e il Capitano stenta a trovare le contromisure necessarie per sbloccare il match. A fine gara tutti sottolineano lo sbaglio del segnalinee e nelle varie trasmissioni televisive si ricomincia a parlare di: “Rubentini!!!” Aspetto solo la sentenza acuta e perspicace di mio cognato interista. Il Toro di Ventura non ha tirato una sola volta in porta. Il Vate mi ha detto che la prova di Giovigiovinco è stata convincente, mentre Tuttosport lo ha massacrato, parlando di involuzione e di occasione sprecata. Continuiamo così, facciamoci del male!

Sabato sera ha telefonato mio fratello, dicendomi che aveva trovato due biglietti per il derby e sarebbe andato a vederlo con suo collega all’ora di pranzo del giorno dopo. Gli ho chiesto di prendere le magliette ai bambini e lui dopo qualche esitazione ha accettato l’incarico. Al fanta con Bene siamo posizionati alla posizione di classifica numero 89.900.

Subito dopo aver appreso della nuova edizione “Quelli che il calcio” diretto dall’interista Savino, l’ho chiamato, nessun segno di vita dall’altra parte della linea. Mi ho chiamato verso le venti, mentre stavo scaricando delle circolari della scuola, mi ha detto che avevano trovato tre biglietti, così un suo collega non si è unito a loro. Gli ho chiesto il perché non mi avesse avvertito, sarei subito partito per Milano. Con aria seria mi ha risposto: “Non volevo farti litigare con tua moglie.” Credo che ci sarebbero i giusti motivi per un eventuale divorzio. Chiusa questa parentesi di mancata tempesta familiare, mi ha raccontato la sua prima esperienza di derby. Ha visto la partita al Comunale, negli stessi posti dei distinti, dove abbiamo visto nell’era di Ranieri, la Juve contro il Bologna. La partita si concluse per i bianconeri per 4 reti ad 1. Segnarono Brazo, Giovigiovinco e doppietta di Alex Del Piero. Dopo due settimane la squadra incappò in una crisi esistenziale e i sogni maledetti svanirono. Era circondato da tifosi granata. Il suo collega ha gridato all’intervento di Immobile su Tevez e e li hanno tutti guardati con astio. Al goal non hanno potuto esaltare. Non so se sarei riuscito a rimanere immobile, forse avrei rischiato la vita. Non si poteva neanche imprecare in dialetto calabrese data la presenza di tifosi meridionali del Toro. Non ha preso le magliette per non rischiare la vita e al momento della rete segnata dai bianconeri, i tifosi granata hanno cominciato gentilmente a lanciare sassi ai tifosi juventini, chiedendo, però, scusa prima di ogni lancio. La TV ha evidenziato il fuorigioco di Tevez quando ha colpito la traversa, prima che Pogba ribattesse il pallone in rete. Ha taciuto però del rigore non dato al Sassuolo contro la Lazio di Sor Lotito e del mancato rigore non dato al Genoa per l’atterramento di Gilardino da parte di Cannavaro. Sarebbe stato rigore ed espulsione del centrale difensivo partenopeo. Si era sul 2 a 0, ma c’era ancora un tempo da giocare, chissà!!!

Al fanta con Mimmo abbiamo collezionato due pareggi e una vittoria, siamo terzi con cinque punti. Mirko, davanti alla porta della sala insegnanti, mi ha detto di lasciar correre, mentre Alessandro ha parlato del pericolo Milan, candidato alla vittoria finale, dato che in tre partite che doveva perdere, ha collezionato ben cinque punti, recuperati in finali mozzafiato e dalle strane scelte arbitrali. Effetti di Zio Fester? Paracelso si lamentava delle correnti gelate che gli rinfrescavano il raffreddore appena guarito. Mi sentivo a mio agio nella maglietta con la Sfinge e una piramide, ricordo di un viaggio virtuale in Egitto di mio fratello, qualche anno fa. Gregorio ha iniziato a giocare a pallavolo, per la gioia di Paracelso, e io non so cosa pensare. Ve bene così, l’amore per il calcio può sempre sbocciare.