Oggi e Domani - 4ª g.) Sassuolo 1 Juventus 3 (Stagione 2017-2018)

Racconti in bianconero, tra passato e presente
23.11.2017 15:40 di Michele Messina   vedi letture
Oggi e Domani - 4ª g.) Sassuolo 1 Juventus 3 (Stagione 2017-2018)
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Le catastrofiche previsioni di Sir Adrian Toomes, esperto in previsioni al contrario (sabato 11/11/2017       ore 11,30, davanti Betalocal, testimone Henry “Paoletto” Osborne):

“É fatta! I settantamila dell’amatissimo San Siro, teatro dei continui trionfi degli amatissimi rossoneri, spingerà la nazionale del simpatico Ventura ai mondiali di Russia, e Bonucci sarà! L’ho detto sà! E tu non me scoccià! Che te brucio sà! Ehhhhhhhhhhhhhh! Uuuuuuuuhhhhhhh! Henry prendi nota sà! E ora lassatemi stà, che devo andà dalla mia bimbetta sà! E tanto bella sà! E cià due balconi sà! Che è un piacere affacciarsi sà! Bionda de sopra e di sotto sà! Ho già controllato sà! E vai Ciro mio sà! Che a Mosca me aspettano tante bimbette belle sà! Ho già prenotato sà! E ciò pure la coperta sà! Dadadadada! Milan campione sempre e di più! E Champions sarà! L’ho detto sà! Godo! Godo! Godo! Godo!”     

La Juventus gioca per la prima in questo campionato all’ora di pranzo. Fedele alla Linea non vedo la partita dall’inizio, sono a via Roma impegnato a discutere con Mimmo e Vincenzo. Oggi il Castro gioca in casa contro l’Aversa Normanna, una squadra satellite della Reggina, il biglietto giace nel portafoglio, Enzuccio, vicecapo ultra non può assolutamente mancare e Mimmo ha da fare. Decisamente in curva, ma su tutti incombe l’incubo di Mister Maggico. Sarebbe meglio evitarlo. Quando torno a casa, conosco già il risultato dell’incontro del Mapei Stadium, me l’ha rivelato Mimmo, Michelinho me lo descrive con abili movimenti. Strano Dybala ha segnato di destro, chissà? Giginho è nelle scale a tradurre parole dall’italiano al latino, il calcio proprio non lo tange. Vespasio dice che quando gioca il suo Toro, non riesce a mangiare quando vede la partita, può solo bere. L’incontro scorre tranquillo, tra le file dei neroverdi è assente Berardi per infortunio e Francesco, allenatore in seconda del Castro, è rimasto molto perplesso sull’assenza del numero sette di Bucchi. Michelinho fa la sponda tra il salone tv e la cucina, ci porta contemporaneamente la notizia del raddoppio bianconero e della rete dei padroni di casa di Politano. Davvero fenomenale la seconda rete du Picciriddu, di destro, quasi di punta, prendendo in controtempo Consigli. Oh, se questo colpo lo avesse fatto in Coppa! Michelinho vuole apparire come profeta di sventura, chiamandosi qualche evento che non si potrà mai verificare, urge rapida punizione dalla cara Clementina, la bacchetta più carina. Intanto parte il Gran Premio di Singapore, Raikkonen nel tentativo di superare Vestappen, va a finire contro la Ferrari di Vettel. Tutti è tre fuorigioco, vince Hamilton e vola a più ventotto punti nella classifica pilota. Così non si può proprio! Urge maggiore serenità e chissà cosa farà ora il signor Marchionne? Io e Genny lasciamo immediatamente la Formula Uno e ci ributtiamo nel secondo da finire, ci sono delle melanzane arrostite con pomodoro e senza piccante, mia sorella non ne può mangiare e mia madre ha evitato di metterlo. Come si fa a mangiare le melanzane dolci? Corro a condirle nella giusta maniera, decisamente secondo i crismi della cucina calabrese. Michelinho mi chiama, c’è un calcio di punizione per la Juve, sono vicini al pallone Pjanic e Dybala. I due indugiano, parte il numero dieci bianconero e il pallone termina la corsa nella rete del portiere emiliano. Seconda tripletta consecutiva e otto reti segnate in quattro giornate. Il piccolo Omarino fa sempre esultare il popolo bianconero. Emiliano è presente sugli spalti e mi arriva il video della rete da parte dei soci presenti allo stadio da parte dello Juve Fan Club Sibari. Davvero un bel pensiero da mostrare e rimostrare a Gregorio e Maria Teresa, ritornati in Emilia da qualche giorno.

Sabato pomeriggio partito di calcetto. Vari assenti per impegni matrimoniali, vale a dire qualcuno è stato invitato ad un matrimonio di parenti o amici. Gioco per la prima nella squadra di Cristiano. Quando giochiamo ci sono due squadre: una formata da Cristiano, Fulvio, Francesco ed Ernesto e Leonardo. L’altra varia nei suoi componenti secondo gli impegni del momento e quasi sempre siamo io, Francesco II, Stefano, Pierluigi, Bobo e vari giocatori che cambiano di volta in volta. La prima squadra è decisamente più forte tecnicamente e tatticamente, dato che giocano quasi sempre insieme. Non c’è il Var e il portiere è a rotazione, cinque minuti alla volta. Seconda partita in due settimane senza subire infortuni, la bicicletta aiuta tanto. Il gesto tecnico più bello è il palo colpito da Fulvio, la settimana scorsa, dopo aver stoppato il pallone di tacco. Poi la palla mi è rimbalzata sul ginocchio ed è finita sul fondo. C’erano 36 o 37 gradi, davvero tanto caldo, a fine partita ero zuppo di sudore e Michelinho non ha voluto essere abbracciato. Ho sentito qualche giorno fa al cell., Bebo del club “L’Edicola Le Arcate Una Stella per Vladimiro Caminiti”, mi aveva accennato della possibilità di andare a vedere la Juve a Reggio Emilia. Speriamo che sia sugli spalti a meravigliarsi per la tripletta del giocatore argentino. Ho segnato anche una rete, su passaggio di Francesco, con un sinistro carico di effetto e finito nell’angolino. Molto bella la sesta o la settima rete di Cristiano, con un tuono spentosi all’incrocio dei pali.

Pomeriggio al Primo Maggio a vedere il Castro nel suo esordio casalingo. Pare che Dybala abbia segnato otto reti in quattro come Nordhal, il centravanti del Gre-No-Li, che fece grande il Milan negli anni 50 del 1900. Sono vicino ad Enzuccio a sventolare la bandierina, arriva Mister Maggico nella sua consueta flemma e si siede alla parte opposta della nostra. Gli slogan sono dettati da Tonino U Giuvino e ci sono anche Mister Scianki e Cristiano. Primo tempo a favore di vento e inguardabile, molti mugugni e proteste. Mi vola il cappello mentre le squadre entrano in capo, vorrei andarlo a prendere, ma Enzuccio mi costringe ad aspettare il fischio iniziale. Non si può abbandonare la squadra al momento del saluto! Mister Magico è posizionato lontano e noi noi abbiamo dimenticato di chiamarlo. Ad inizio ripresa segnano gli avversari, Musacchio pareggia al 92’ e si espellere. Mister Maggico dice che la squadra ha schemi e un comportamento giusto per affrontare il match. Enzuccio di fronte alla sua affermazione di non venire più a vedere la partita in curva, fa dei saltelli di gioia e ritiene giusto il prezzo pagato in una domenica calda ma ventosa. Il numero dieci bianconero ha segnato cinquantadue reti in cento incontri giocati con la Juve, davvero una media interessane, quasi una rete ogni due partite.