6ª g.) Juventus 4 Torino 0 (Stagione 2017-2018)

Racconti in bianconero, tra passato e presente
05.02.2018 13:56 di  Michele Messina   vedi letture
6ª g.) Juventus 4 Torino 0 (Stagione 2017-2018)
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

                              Le catastrofiche previsioni di Sir Adrian (esperto in previsioni calcistiche al contrario)

                                                        (lunedì 5 febbraio ore 10,01 in compagnia di Fabio U Lupo):

“UUUUUUUUhhhhhhhh! Non me chiama che ho fretta sà…tanto perderete tutto, dove dovete annà! Mica cià avete sempre contro il Sassuolo…ora perderete contro a Fiorentina, il Tottenham, l’Atalanta e il Toro. Fuori dalla Champions e il campionato lo vince il Napoli sà! A Coppa Italia l’amatissimo Milan di Ringhio mio sà! E sabato me vado a vedè il Castro contro lo Scalea in tribuna sà…e non me fate venì vicino Mister Maggico, che me fa confondè sà! Mo me ne vo, che ciò da fà con sta bimbette bella, che va in banca…la seguo sà! So innamorato sà! Tanto innamorato del suo culetto sà! Ciao…ciao…ciao”

Temo sempre il derby, è una partita infame durante la quale nulla è definito, accade talvolta che uno strano terrore si impossessi dei giocatori bianconeri, controbilanciato dall’impeto sacro dei giocatori granata. Ne avevo parlato con Cristiano durante il calcetto, quando era il suo turno di andare in porta, ma non aveva voluto allungare il discorso. Ci sono strani meccanismi che nascono tra i tifosi, imperscrutabili da seguire o da decifrare. Ho giocato nuovamente con la squadra di Cristiano, gli altri componenti del team sono stati: Francesco I, Fulvio e Francesco II. Dopo aver subito l’iniziale rete del vantaggio avversario da parte di Stefano, di piatto destro, abbiamo ribaltato la situazione. Maledizione doppia, è accaduto quando mi trovavo nel turno di portiere, ci tenevo a tenere la porta inviolata.   

Una giornata iniziata al mercato con mia mamma, ho ancora le tre ore a scuola, dalle 10,00 alle 13,00. Alle otto e venti eravamo già sul posto primo da Giannino per le pesche, poi a prendere la frutta dai gemelli siciliani, quindi da Enrico. Qui la sosta è stata più lunga del previsto, c’è stata una confusione di intenti con Pasquale. Ho lasciato mia mamma dopo la consueta visita a Cinzia, quando era entrata nel supermercato. Sono tornato a casa per vedere la partita, sapendo già il risultato grazie all’urlo scritto di Paolino, comparso nel whattsapp del Juventus Fan Club Sibari. Non è possibile fuggire dall’attualità, quando sono salito sopra, dopo aver cercato la copia di Bigliardo di Dylan Dog per l’11 edizione del Festival del Fumetto di Cosenza, Michelinho mi ha accolto con due notizie: la Juventus sta vincendo per due reti a zero, grazie al raddoppio di Pjanic, e l’espulsione di Baselli per il Toro. Sullo schermo scorre il 40° minuto, finalmente un po’ di serenità piacevole dopo la dotta dissertazione di Mister Maggico su pregi e rimpianti per il suo trasferimento nel Sud. Tuttavia il Toro si mostra vivo e una punizione di Ljalic provoca la pronta risposta di GigiBuffon, più niente fino al fischio finale del signor Giacomelli di Roma. Dopo essermi abbuffato di uova e spinaci strapazzate, sono tornato davanti allo schermo. La Juve continua ad attaccare e il Toro boccheggia. Il Livornese ha schierato Manzotin (copyright Alessandro) al posto di Higuain e le polemiche non mancano, dal primo minuto gioca Douglas Costa, a destra vi è Cuadrato. Tutto come previsto da un’ora secondo le consuete e puntuali indicazioni di ’Ndostaturo dello Juventus Fan Club Sibari. Ormai Michelinho è spacciato, può solo balbettare, Giginho, invece, è uscito con Marcuccio a consultare il menù di una paninoteca. Minuto 12’ calcio d’angolo per i bianconeri, batte il numero cinque bianconero, Alex Sandro salta davanti ad un immobile Niang e il pallone finisce alle spalle di Sirigu: Juventus 3 Torino 0, lo Zingaro esplode in panchina e sa la prende con il quarto uomo. Apro la Tennent’s messa in frigo verso le tredici, non c’è che dire, è deliziosamente gelata. La assaggia solo mia sorella, Genny non ne vuole. La Juve attacca con parecchi uomini e la partita diventa un duello personale tra il portiere granata e il numero 17 bianconero, la rete non si vuole assolutamente gonfiare. Fioccano le occasioni, mentre Ljajic e Belotti si dannano l’anima per salvare la pericolante baracca granata, mentre lo Zingaro giace inerte a bordo campo. Sono sereno, è da tanto che non vedo un derby in questo modo, esce Manzotin (copyright Alessandro) ed entra Higuain, mancano dieci minuti alla fine.

Stamani al mercato ho visto Sabine scendere, mi sono reso invisibile con il mio carrello pieno di frutta e verdura, mia madre era dietro il bancone della signora Cinzia a scegliere pomodori e melanzane. L’ho guardata di spalle scegliere le verdure e altro, poi si è girata e l’ho salutata agitando la mano destra. Ha risposto, sorridendo. Sono salito con il carico di frutta e verdura e quindi via a scuola. L’insegnante di geografia è arrivato, quindi ho perso le tre ultime ore del sabato e le prime due del lunedì, in compenso ho avuto sedici al serale nei tre periodi, le ultime due ore mancanti le ho inserite il lunedì alle prime due ore, così rimango libero per il resto della settimana, o meglio ho la mattina libera per il resto della settimana. Lavorerò solo di pomeriggio dalle sedici alle venti o alle ventuno, salvo nuove disposizioni. L’ultima rete è segnata ancora da Dybala al 46’ della ripresa, su assist di Higuain, con un tocco sotto a saltare Sirigu. U Picciridddu ha segnato dieci reti in sei incontri, nessuno ha mai fatto come lui negli ultimi anni e la Juventus non segnava quattro reti a zero al Toro dal 17 novembre 2002, 177° derby della Mole, lo Stadio era il Delle Alpi, 10ª giornata del campionato 2002-2003, gli autori delle reti: 6’ Del Piero, 33’ Di Vaio, 52’ Nedved e 89’ Davids. Il Castro vince in casa e segna tre reti splendide, Enzuccio ce le fa vedere sul cell la sera, camminando per via Roma. Conosciamo Monteiro, la punta brasiliana, tramite mister Francesco e il Maggico non perde occasione per fargli i complimenti, come facciamo tutti, poi entra in scena Enzuccio e inizia ad illustrargli la storia del Castro. Mister Maggico può solo ascoltare, balbettando parole incomprensibili o rifugiarsi fra le tante amiche del whattsapp, che seguono sempre e soltanto lui.