ESCLUSIVA TJ - Azeglio Vicini: "Campionato aperto a 4-5 squadre. I nostri talenti? Rovinati da stranieri neanche fenomenali"

01.12.2011 19:00 di  Gaetano Mocciaro   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Azeglio Vicini: "Campionato aperto a 4-5 squadre. I nostri talenti? Rovinati da stranieri neanche fenomenali"
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© foto di Federico De Luca

In esclusiva per TuttoJuve.com è intervenuto Azeglio Vicini. Ex ct della Nazionale italiana, che ha guidato dal 1975 prima con le selezioni giovanili e poi con la nazionale maggiore, dice la sua sulla sfida di domenica fra la Juventus e il "suo" Cesena e analizza lo stato attuale del calcio italiano, penalizzato dal forte numero di stranieri:

Azeglio Vicini, domenica c’è Juventus-Cesena, primi contro penultimi. Esito scontato?

“Sulla carta non ha storia, ma nel calcio bisogna stare all’erta. Il Cesena non è più quello di due mesi fa e non ha niente da perdere e sa che un punto a Torino sarebbe prezioso non tanto per la classifica quanto per la fiducia che potrebbe dare. Ma essendo realisti e vedendo la Juve di questi tempi non ci sono molte speranze”.

Non c’è il rischio che dopo avere portato a casa 4 punti dalle trasferte di Roma e Napoli i ragazzi di Conte si possano rilassare?

“Fossi nel Cesena non spererei molto su questo, anche se non ci sarà la concentrazione degli juventini quando giocano contro una grande squadra le partite è difficile immaginare una vera e propria pausa”.

È una Juve da scudetto o manca ancora qualcosa?

“Credo questo sia un campionato dove 4-5 squadre lo possono vincere. Il fattore che inciderà di più è quello della continuità, il che gioca a favore della Juventus, al contrario ad esempio del Napoli che alterna grandi prestazioni a pause. I bianconeri poi hanno dalla loro l’entusiasmo dopo le ultime stagioni difficili e questo è un altro aspetto importante. In ogni caso le distanze sono al momento minime ed è normale che altre squadre possano coltivare sogni di gloria. Occhio quindi anche al Milan, all’Udinese e alla Lazio”.

Da ex ct della Nazionale maggiore e dell’Under 21, come vede questa difficoltà di trovare giovani campioni italiani?

“Credo che il problema vada esteso non solo all’Italia. Platini aveva ragione a chiedere un limite negli stranieri nei campionati, perché crea poi disagi con le rappresentative nazionali e così è stato. Purtroppo si è messa di mezzo l’Unione Europea e la legge sulla libera circolazione dei lavoratori in maniera anche prepotente e non c’è niente da fare. Ne risente l’Under 21 che a prescindere dai risultati era fondamentale per far maturare i giocatori in vista di traguardi più importanti. I nostri ragazzi hanno perso spazio per colpa di questi stranieri, che in molti casi non sono nemmeno degli assi”