Moby Dick - Le domande che nessun giornalista rivolgerà mai a Massimo Moratti...

Editorialista del mensile "Calcio 2000" fondato da Marino Bartoletti e collaboratore di Carlo Nesti (Nesti Channel). Conduttore e autore del programma "Parliamo di calcio", in onda su Rtg Puglia. Vincitore del premio "Miglior giornalista di Puglia".
29.12.2010 00:01 di  Alvise Cagnazzo   vedi letture
Moby Dick - Le domande che nessun giornalista rivolgerà mai a Massimo Moratti...
TuttoJuve.com
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

In tempi, assai tristi, di interviste comandante, di esenzioni da ogni responsabilità durante un colloquio mediatico e di puerile avanspettacolo nella ricerca di domande da far coincidere con risposte già studiate, ecco un vademecum di domande che nessuno mai avrebbe il coraggio di recitare al presidente Massimo Moratti.

1 - Presidente, perchè non ammette l'esistenza di un contratto privato, ancora in possesso di Moggi, inerente all'accordo con l'ex direttore generale per il suo passaggio dalla Juventus all'Inter, successivamente sfumato per una serie di ragioni facilmente comprensibili?


2 - Lei ha detto che Andrea Agnelli esagera nel dire che "Calciopoli" è stata una farsa. Come giudica le oltre 1500 intercettazioni telefoniche riguardanti l'Inter?


3 - Perchè al Processo di Napoli, per oltre quattro anni, sono sfuggite le 41 intercettazioni fra Facchetti ed i designatori arbitrali?


4 - Sul quotidiano "la Stampa" del 7-10-2010 compare una intercettazione di Facchetti nella quale l'ex dirigente nerazzurro, al telefono con Mazzei, ordina di non effettuare i sorteggi per la partita Juventus-Inter, chiedendo espressamente Collina?Intercettazione:
Mazzei: «Sono in macchina che vado a Coverciano».
Facchetti: «Sceglili bene per domenica sera eh...».
Mazzei: «Il numero 1 e il numero 2, da quello che penso, Ivaldi e Pisacreta».
Facchetti: «Ivaldi e Pisacreta?».
Mazzei: «Eh, sono il numero 1 e il numero 2».
Facchetti: «Sì certo, e il numero 1 degli arbitri...(il riferimento è a Pierluigi Collina)».
Mazzei: «Eh sì, speriamo che ci caschi con questo sorteggio del cavolo, che ci caschi il numero 1».
Facchetti: «No lì non devono fare i sorteggi, ci devono...».
Mazzei: «Come si fa Giacinto, purtroppo ci vuole fortuna».
Facchetti: «Ma dai...».
Mazzei: «Ti dico la verità, qui un sorteggio lo fa un giornalista, devono studiare una griglia e le possibilità sono più alte».


5 - Perchè lei continua a ribadire il proprio disgusto per le visite pre e post partita di Moggi agli arbitri negli spogliatoi quando, come evidente in questa intercettazione riportata su calcioblog.it del 26-5-2010, anche Facchetti si presentò nello spogliatoio prima del calcio d'inizio di Cagliari-Inter rivolgendosi, non certo serenamente, all'arbitro Bertini? Prova quale sentimento per questa vicenda? Non la indispettisce?
Intercettazione
Bergamo: Protestavano un po’ quelli dell’Inter… sono un po’ insofferenti quando…
Bertini: Eh me ne son accorto. E’stata una remata dal primo minuto poi, dal primo minuto, non capisco, non capisco perché. Tra l’altro c’è stato Facchetti che all’inizio della partita è venuto dentro lo spogliatoio a salutare con quel fare sempre… ‘Sa, questa è la tredicesima partita, per ora siamo in perfetta parità, quattro perse, quattro vinte e quattro pareggiate, e per l’Inter non è che sia un grande score’ ha detto. Quindi l’abbiamo preparata in questo modo la partita.
Bergamo: Mmhh
Bertini: E non è stato piacevole, non è stato piacevole.
Bergamo: Bisogna che ci parli, sì… più tranquillo in campo. Ci avevo già parlato, gli avevo già detto; ma questo non capisce un cazzo…
Bertini: Ma io ho l’impressione…Non so neanche l’interlocuzione più giusta quale possa essere… Questo veramente… a volte è imbarazzante… Una premessa del genere… ci siamo… ci siamo guardati tutti, prima della partita.
Bergamo: Ascoltami, quando avrai buttato giù con me, chiama Gigi, che s’è accorto che m’hai già chiamato..
Bertini: Sì, sì, certo… e quindi… niente, insomma… questa situazione… te l’ho detto, appunto.
Bergamo: Grazie. Comunque la partita… un clima…
Bertini: Al di là di questo la partita è andata bene…
Bergamo: Per quella parte che si diceva ti ci penso io…
Bertini: Sì, perchè poi tra l’altro non ha neanche senso, non mi sembra di aver fatto… Anzi.. anzi! Va buo’…


6 - Perchè l'Inter patteggiò la condanna in relazione al passaporto falso di Recoba?

 

7 - In molti parlano dei presunti casi doping della Juventus, società peraltro scagionata dal lungo processo inaugurato dal pm Guariniello. Nessuno ricorda, però, come fra i pochi giocatori realmente positivi ai test anti doping ci sia stato Kallon. Il giocatore utilizzò ben due sostante dopanti, ricevendo una lunga squalifica. Chi fece assumere quelle sostanza al giocatore? Fu una iniziativa dell'attaccante?



8 - Perchè per anni si è parlato di sudditanza psicologica a favore della Juventus quando l'Inter di Herrera, sì proprio quella, inventò di fatto il concetto della "sudditanza" non subendo rigori, record imbattuto, per oltre sedici mesi?

 

9 - L'unico arbitro condannato realmente dal processo Calciopoli, lo stesso che ha subito un vero e proprio pedinamento ad opera di privati, ovvero De Santis, è l'ultimo direttore di gara ad aver diretto una sconfitta della Juventus nell'anno dello scandalo, proprio contro la sua Inter. Che espugnò Torino con rete di Cruz. Non le sembra un controsenso? Non le sembra un controsenso che l'unico arbitro immediatamente radiato sia stato l'unico ad aver diretto una sconfitta della Juventus contro la squadra che, più di tutte, ha cavalcato l'onda di "Calciopoli"?

 

10 - Lei dice che ingaggiare Leonardo non è uno sgarbo al Milan. L'aver ceduto, in ordine sparso, Seedorf e Pirlo al Milan è stato invece un regalo?

 

CHI E' ALVISE CAGNAZZO - Giornalista, autore e conduttore televisivo. Vincitore del premio "Miglior giornalista di Puglia" sezione carta stampata - sport, istituito dall'Ordine dei giornalisti. Diventando il primo giornalista non pugliese, oltre che il più giovane, a riceverlo. Collabora con Carlo Nesti, www.carlonesti.it , per il quale è editorialista della rubrica "Punti di vista", sorta dalle ceneri della "Scheda del lunedì".
E' conduttore, oltre ad esserne autore, del popolare programma televisivo "Parliamo di calcio", in onda su Rtg Puglia in prima serata. Collabora con il giornale "Puglia".
E' firma di Calcio2000, mensile nazionale ed internazionale, diffuso in trentadue paesi stranieri, fondato da Marino Bartoletti.