Moby Dick - Le 10 domande 10 che nessuno rivolgerà mai a Beppe Marotta

Le 10 domande 10 che nessuno rivolgerà mai a Beppe Marotta:
1 - Direttore, analizziamo il mercato. In estate la Juventus acquista Simone Pepe per una cifra totale, fra prestito e diritto di riscatto, di dodici milioni e Martinez dal Catania, a titolo definitivo, per dodici milioni. La somma, a prescindere dalle naturali sfumature arrotondate per eccesso o per difetto, è di ventiquattro milioni. Perchè il Milan, alla medesima cifra, è riuscito a prelevare Ibrahimovic e per la metà Robinho?
2 - Lei ha spesso sottolineato l'importanza di svecchiare la squadra. E di risparmiare sul monte ingaggi. Perchè ha deciso di cedere Trezeguet, regalando il cartellino all'Hercules, contribuendo al pagamento del suo lauto stipendio sino al giugno del 2011 salvo poi acquistare Toni, anch'egli over trenta, pagando persino cinquecentomila euro in più di emolumenti annui rispetto a quanto versato agli spagnoli come contributo per il bomber di Rouen? Non sarebbe stato meglio trattenere il franco argentino?
3 - Ha scelto di mettere fuori rosa, di comune accordo con l'allenatore, Salihamidzic e Grosso ad inizio stagione. Nel corso dei mesi, Salihamidzic si è come sempre dimostrato un utile rincalzo ed un buon assist man, mentre Grosso è addirittura divenuto insostituibile sulla fascia mancina. Alla luce di ciò, ammette un errore di valutazione sul mercato? Ammette una sua colpa?
4 - La scelta di acquisire Storari risulta sacrosanta alla luce delle precarie condizioni di Buffon. Perchè non è anticipatamente intervenuto sulla vicenda, come avrebbe fatto Moggi, per placare gli animi fiutando il pericolo di polemiche internet, costringendo ad una uscita infelice Gigi Del Neri, che di mestiere fa l'allenatore e non il dirigente?
5 - Ogni dirigente ed ogni allenatore, quando decidono di cambiare squadra, richiedono in rosa perlomeno un "fedelissimo" sul quale impostare la squadra. E' accaduto a Lippi con Montero, giunto a ciclo in corso dopo la felice parentesi atalantina, è accaduto addirittura a Capello con Emerson. Perchè invece si è lasciato sfuggire Cassano a costo zero e non è riuscito nemmeno strappare un elemento fra i vari Ziegler, Poli, Palombo e Pazzini, accontentandosi di Storari? Che, di fatto, è da considerarsi un acquisto di complemento con il ritorno di Buffon?
6 - Fra gli affari compiuti c'è invece il trasferimento "dell'abuso edilizio" Poulsen al Liverpool, di Zebina al Brescia e di Camoranesi, pistolero stanco dopo anni di battaglie, allo Stoccarda in piena crisi di identità. Il prossimo affare sarà quello di vendere a peso d'oro Buffon all'estero o di riscattare Aquilani ad un prezzo inferiore ai sedici milioni pattuiti?
7 - Pentito dell'affare Motta, giocatore insufficiente per coprire le falle sulla corsia destra?
8 - Perchè ha fatto sottoscrivere a Toni, classe 1977, un contratto sino al 2012, ovvero con la medesima scadenza pattuita al Genoa, salvo considerare Legrottaglie, classe 1976, di ruolo difensore, troppo vecchio per un rinnovo contrattuale?
9 - Cosa penserebbe se Andrea Agnelli, a processo terminato, decidesse di far rientrare Luciano Moggi in pianta stabile nell'organigramma bianconero?
10 - Cederebbe nuovamente in comproprietà Giovinco al Parma considerando il grande campionato disputato dalla formica atomica?
CHI E' ALVISE CAGNAZZO - Giornalista, autore e conduttore televisivo. Vincitore del premio "Miglior giornalista di Puglia" sezione carta stampata - sport, istituito dall'Ordine dei giornalisti. Diventando il primo giornalista non pugliese, oltre che il più giovane, a riceverlo. Collabora con Carlo Nesti, www.carlonesti.it , per il quale è editorialista della rubrica "Punti di vista", sorta dalle ceneri della "Scheda del lunedì".
E' conduttore, oltre ad esserne autore, del popolare programma televisivo "Parliamo di calcio", in onda su Rtg Puglia in prima serata. Collabora con il giornale "Puglia".
E' firma di Calcio2000, mensile nazionale ed internazionale, diffuso in trentadue paesi stranieri, fondato da Marino Bartoletti.
Autore del libro "Montero, l'ultimo guerriero", edito da Bradipolibri.