IL SANTO DELLA DOMENICA -UNA VITTORIA CON LO SPIRITO DA ULTRAS. E GLI INGIOCABILI TORNANO A CASA CON LE PIVE NEL SACCO

15.09.2025 00:01 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -UNA VITTORIA CON LO SPIRITO DA ULTRAS. E GLI INGIOCABILI TORNANO A CASA CON LE PIVE NEL SACCO
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Nel modo più bello, nel posto più bello, con la goduria maggiore. Il “pasticcone” di Adzic si è infilato come un segno del destino sotto la nostra curva, fra migliaia di mani e braccia alzate al cielo in segno di gioia. Ed è proprio la curva che lo insegna, mai lasciare lo stadio prima della fine, prima dell’ultimo secondo, primo dell’ultimo respiro. La squadra ieri ha vinto da “ ultra” con lo spirito giusto, con la voglia giusta, con la determinazione di chi ogni domenica macina chilometri per portare in alto i nostri vessilli. E sono le vittorie più belle, quelle che se vengono analizzate dalla tribuna stampa, giustamente lasciano spazio ad interpretazione, perché paliamoci chiaro alcune cose che non sono andate ci sono state, ma per chi vive la curva, per chi canta per 90 minuti, per chi sventola le bandiere senza sosta, ecco queste sono le vittorie con la V maiuscola.

Gli ingiocabili tornano ancora una volta con le pive nel sacco, con il pallottoliere nuovamente in auge, visto la quaterna di un anno fa, alla quale si aggiunge quella di sabato. Ed è bello vederli sprofondare a meno sei in classifica, al netto di una stagione ancora lunghissima da giocare. Parlavamo di una vittoria da “ ultra” perché gli occhi della squadra erano quello giusti, perché anche durante lo svantaggio non c’è mai stata rassegnazione, perché una volta raggiunto il pareggio la parola d’ordine era “ proviamo a vincerla”. Uno spirito che il povero Motta aveva annullato e che l’ottimo Tudor ha immediatamente riportato.

Si lotta e si combatte tutti assieme, si corre per la squadra e ci si sacrifica per il compagno. Poi vanno migliorate le letture senza palla, vanno migliorati gli schemi su calcio da fermo ( quando si subiscono) e serve alzare il baricentro quando si è sotto pressione. Tudor l’aveva preparata cosi, ma non nascondiamoci che alcuni momenti della gara hanno visto l’Inter padrona del campo, e questo è un aspetto che deve essere migliorato.

Una riflessione importante andrà fatta su Koopmainers, sempre più corpo estraneo con Adzic, smepre più uomo da curva sud, che merita minutaggio e spazio. La curca e lo stadio hanno guidato la squadra, in un feeling che pare ritrovato. Adesso sotto con la Champions, con un occhio anche alla sfida di sabato con il Verona. Qualcuno stecca, qualcuno vince senza faticare, noi procediamo a fari spenti e con la spirito guerriero, lo spirito da “ ultra’ ”