IL SANTO DELLA DOMENICA - LE ETERNE DIVISIONI TRA I TIFOSI. ADESSO ANCHE DENTRO E FUORI LO STADIO

C’è stato un periodo, neppure cosi lontano, in cui il nostro Stadium era una vera e propria roccaforte. Un blocco unico, caldo, acceso ribollente di tifo e entusiasmo. Si certo i risultati, si certo la nuova “ casa” ma anche diciamocelo senza problemi un clima diverso e poche pochissime divisioni tra i tifosi che frequentavano lo stadio. Poi qualcosa è piano piano cambiato. Non soltanto per le problematiche che hanno riguardato la curva ( delle quali potremmo parlare a lungo sotto ogni punto di vista considerando poi come sono andate a finire le cose) ma anche per un certo distacco fra i settori dello stadio, come se ci fosse una netta divisione fra gli stessi tifosi. Attenzione, sappiamo bene che quella bianconera è una tifoseria con molte anime al suo interno, il che da un lato porta ricchezza ma dall’altro guerre interne assurde, però la sensazione era quella che quando si entrava allo stadio esisteva una sola fede, quella bianconera e almeno per 90 minuti tutto il resto finiva in secondo piano.
Oggi siamo arrivati, e spero che prima o poi il fortino si possa ricomporre, ad uno stadio dove la curva ha ritrovato colori e tifo, al contrario di diversi altri settori dove la partita viene vissuta come una sorta di teatro (anche piuttosto caro a dir la verità) Non solo, ci sono poi le polemiche per la ripartizione dei biglietti per le trasferte. Tanto che i gruppi della sud hanno deciso di seguire in silenzio la partita a Como, e disertare anche per i prezzi eccessivamente alti, la sfida in Champions a Madrid
Ed eccoci al problema che rischia di creare ulteriori divisioni: i ragazzi della curva sud si lamentano per l’assegnazione dei biglietti delle trasferte "Riteniamo inaccettabile, scrivono in un comunicato, che l’assegnazione dei biglietti non segua nessun criterio meritocratico ed è paradossale che club nemmeno presenti a Villareal ricevano spropositi numeri e non sanno a chi dare assegnazioni." Una presa di posizione dura che si ripercuoterà anche nella partite in Italia, come a Como dove appunto i gruppi organizzati non tiferanno.
Divisioni su divisioni, problemi su problemi, questa sembra essere oggi la nostra Juventus, che faticosamente sta cercando di risollevare la testa in campo e fuori. Il tifo, lo stadio, la roccaforte è una componente importante, da non sottovalutare. I tifosi non portano punti potrà dire qualcuno, credo che invece sia esattamente il contrario, uno stadio caldo unito e compatto riesce a dare una spinta e una carica capace di superare diversi ostacoli.
Nella ristrutturazione in atto in questi mesi nel mondo Juventus, sarebbe bello riuscire a ricucire anche il rapporto tra società e tifosi e tra tifosi stessi. Almeno proviamoci, perché la gente della Juventus è parte integrante della Juventus stessa.
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