IL SANTO DELLA DOMENICA - L'ARIA E' CAMBIATA E SI VEDE. ORA SERVE RINFORZARE LA SQUADRA E POI..

A fari spenti, in un ambiente che fatica ad accendersi, con un mercato che ancora deve entrare nel vivo, la Juve completa la fase pre campionato portando a casa una vittoria che fa morale e proietta gli uomini di Tudor nel calcio dei tre punti. Vincere aiuta a vincere, quante volte l’abbiamo sentita questa frase, ancor di più quando navighi in un mare di scettiscismo e mal di pancia. Amichevole? Certo, ma mettere benzina nel motore fa sempre bene. Tudor sta plasmando la sua Juventus e lo fa fissando in primo piano tutto quello che è mancato un anno orsono: rispetto per i suoi giocatori ( non serve chiamarli per nome ) nessuna lista di proscrizione e con una dirigenza che parla meno con gli slogan ma sembra più determinata e con le idee chiare. Poi non tutto riuscirà, non tutti i progetti si concretizzeranno e non tutti saranno contenti e felici, ma l’aria e l’ambiente è cambiato. La Juve non è al servizio del tandem Motta Giuntoli ( che frecciate arrivano dagli ex, ultimo Chiesa) ma è esattamente il contrario. Certo, le grane non mancano, una su tutte quella di Vlahovic. Il serbo, dopo i fischi di mercoledi, si è presentato a Bergamo tirato, con il volto “ giusto” e con la consapevolezza che se dovesse restare alla Juve non sarà una passeggiata di salute. Ma continuo a pensare che prima di regalarlo sia giusto tenerlo come terza punta, in attesa di Kolo, e sfruttarlo per quelle che saranno le esigenze di Tudor.
Due parole anche sul tecnico croato. Si vede che “ama” la Juve, che sa di giocare in casa con tutti i pro e i contro della situazione. L’identità che sta infondendo alla squadra non basterà per vincere trofei, ma è un ottimo punto di partenza. Conoscere la “ materia” quando lavori in un club come la Juventus è fondamentale, sapere che si ha tutto da dimostrare con umiltà e non spocchia ( vero Thiago?) soprattutto quando non hai un curriculum alla Guardiola o Klopp, fa tutta la differenza del mondo. Adesso serve mettere i tasselli giusti. Abbiamo capito che Igor non virerà, almeno per il momento, sul centrocampo a tre, ma piuttosto è pronto a insistere su Koop nella posizione di Locatelli. A Bergamo qualche segnale di vita è arrivato, ma siamo ancora lontani dal poter affidare un ruolo cosi delicato all’olandese, che verosimilmente con il parma partirà dalla panchina.
Al netto dei due gol di Bergamo, da quanto non segnavano nella stessa partita le due punte, la fase offensiva resta ancora da sistemare. David da solo fa fatica a tenere il reparto, e forse avrebbe bisogno di maggiore “ compagnia” la davanti soprattutto nelle partite in casa, soprattutto quando ci sarà da scardinare le difese chiuse a riccio. Sublime Yildiz, sempre più faro della squadra, da cedere il prima possibile un indolente Nico Gonzalez, a qualcuno fischieranno le orecchie, mentre Luiz è ormai con la valigia in mano.
L’identità c’è, ora serve il mercato e sfoltire il gruppo senza regalare nessuno. Aria nuova, sotto tutti i punti di vista.