Roberto Tavola: "Juve manca di continuità, alcuni difetti sono dello scorso anno. Dybala? Ha fatto il suo tempo. Ho paura che andrà via Bernardeschi..."

"E' stata una Juventus in crescendo, l'ultima partita con la Lazio l'ha giocata benissimo. E' mancata un po' sulla continuità perché ha alternato buone ad opache prestazioni, ciò che manca a questa squadra è proprio questo". E' la lettura di Roberto Tavola, ex calciatore della Juventus anni '80 che ai microfoni di TuttoJuve.com analizza il momento bianconero e non solo:
Da che cosa può dipendere questa discontinuità?
"Può dipendere da un po' di tutto, ci sono giocatori non ancora al top della forma e alcuni dei nuovi non si sono inseriti completamente. Il mister sta dimostrando di esser bravo, ma è alla prima esperienza e sta affrontando le situazioni per la prima volta alla guida tecnica di un club. In questa prima parte di stagione non ho visto una via di mezzo".
Anche la Juventus dello scorso anno alternava buone prestazioni a quelle, invece, dove non c'erano affatto idee di gioco. Potrebbe essere questo un difetto che la squadra si porta dietro dallo scorso anno?
"Sotto certi aspetti sì, quest'anno però è un anno diverso in cui la Juventus ha azzerato tutto ed è ripartita dal nuovo mister e svecchiando la rosa. Nel gioco del calcio sono frequenti gli alti e i bassi, a me sembrano che variano a seconda del momento. Ed è anche normale in questo periodo dell'anno, la preparazione comunque non è stata come quella degli altri anni".
Che cosa ruba più l'occhio del gioco di Pirlo?
"Sicuramente la capacità di vedere i giocatori più liberi in campo, non essendo troppo legati ad uno schema ben preciso come succedeva lo scorso anno con Sarri anche se non aveva a disposizione i giocatori adatti per il suo gioco. Sono dei veri e propri tuttofare, che si muovono a seconda di come si svolge in campo l'azione offensiva oppure difensiva".
Invece Pirlo è stato accontentato quest'anno, a differenza del suo predecessore.
"Sì, in fase di mercato la società ha lavorato benissimo. E' stata presa una decisione molto coraggiosa nel nominare un nuovo tecnico come Pirlo che è debuttante ai massimi livelli, in più hanno scelto delle persone all'altezza per comporre uno staff che lo aiuta in ogni momento. La rosa è stata largamente ringiovanita, ora l'età media è una delle più basse d'Italia".
Così come è capitato a te in carriera, anche Bernardeschi ha cambiato ruolo. Come lo vedi?
"In nazionale sta facendo molto bene, Mancini lo ha sempre fatto giocare nel suo ruolo naturale. A differenza di Sarri, invece, che lo ha provato in ruoli diversi e forse lo ha messo in difficoltà. Per me è un esterno destro con licenza di rientrare sul sinistro, lì ha sempre dato le più grosse soddisfazioni".
Difficilmente, però, Pirlo lo farà giocare nei tre davanti. Credi che a gennaio potrà cambiare aria?
"Sì, ho paura che la Juventus lo possa cedere a gennaio. Io lo vorrei vedere sempre in bianconero perché lo reputo un ottimo giocatore, ma da ciò che leggo sui giornali è sul mercato e quindi potrebbe anche andar via. Spero fortemente di no".
Un altro giocatore che potrebbe esser messo sul mercato è Paulo Dybala, che non sta vivendo un gran momento. Anche lui andrà via?
"Dybala è fortissimo e nessuno può permettersi di metterlo in discussione dal punto di vista tecnico, però ha fatto un po' il suo tempo a Torino. Qui non è riuscito a fare il salto che doveva fare ancora e non so se ci riuscirà, forse a lui converrebbe andare da un'altra parte. Questo non significa che non sia un fuoriclasse, ma ho paura che l'ambiente lo abbia un po' destabilizzato. Non lo vedo bene, ha uno sguardo spento e sembra distaccato quando entra in campo".
Ti è mai capitato di giocare alla Juventus con giocatori che avevano quel tipo di sguardo?
"Sì, succedeva perché giocavano poco. Però erano altri tempi (sorride ndr)".
A tuo avviso, il giovane Frabotta potrebbe essere a sorpresa il titolare sul lato sinistro durante il corso della stagione?
"E' una piacevole sorpresa, ma non penso potrà essere il titolare. E, onestamente, non penso sia il suo ruolo, per cui lo potrà fare solo in caso di necessità. A me piace moltissimo Alex Sandro, lo vedo più adatto in quella zona di campo".
Potrebbero esserci dei punti in comune tra la tua Juventus e questa di oggi con Cristiano Ronaldo?
"A parte i campioni presenti, a parte il nome Juventus che in questi 40 anni non ha mai smesso di vincere, non credo ci siano punti in comune. Parliamo di due periodi completamente differenti, il calcio dell'epoca era molto più compassato, con meno fisicità e tecnica. Quando sbagliavi uno stop avevi il tempo materiale per rimediare, qui no perché si va sempre a tremila all'ora".
Si ringrazia Roberto Tavola per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.