Beltrame su Fagioli: "Sarà l'anno della consacrazione, lo vedo vertice basso nel centrocampo di Allegri. Pogba? Sfregio andar via adesso"

"Sono free agent, non ho rinnovato il mio contratto con il Maritimo. Mi sto allenando con il personal trainer, il mio obiettivo è di farmi trovare nella giusta condizione nel momento in cui arriverà la giusta offerta". Pensieri e parole di Stefano Beltrame, ex calciatore dell'U23 che esordì sotto la guida di Antonio Conte anche in prima squadra, che ai microfoni di TuttoJuve.com esprime la sua opinione su Nicolò Fagioli e non solo:
Che cosa è successo?
"Ho deciso di non accettare la proposta di rinnovo che mi era stata fatta qualche mese fa. E' stata una bella esperienza, ma avevo voglia di cambiare. Aspetto il giusto progetto".
Ti piacerebbe tornare in Italia?
"Certo, perché no? Mi piacerebbe, mai dire mai".
Quali sono le tue aspettative nei confronti di Nicolò Fagioli? Farà una grande stagione?
"Me lo auguro con tutto il cuore, per me sarà l'anno in cui troverà la sua consacrazione. Il suo grande valore lo ha già dimostrato lo scorso anno, ora ha bisogno solo di tranquillità e fiducia. Per me può essere la sua stagione, è più maturo e consapevole dei suoi mezzi rispetto al passato".
Sarà l'anno della consacrazione, dunque riuscirà a guadagnarsi anche la titolarità?
"La concorrenza è davvero tanta, ma per come lo conosco non credo mollerà di un centimetro. Lo vedremo di più nell'undici di partenza".
Meglio ancora come mezz'ala, oppure questo sarà l'anno in cui esplorerà nuove posizioni?
"Può giocare sia lì che come vertice basso, anche perché Nicolò è in possesso della visione e dei giusti tempi per dettare il gioco".
Come lo disegniamo il prossimo centrocampo titolare?
"Per me la Juve giocherà a tre: Fagio vertice basso, Pogba e Rabiot mezze ali".
In quella zona di campo, effettivamente, potrebbe giocarsi il posto con un altro Nicolò che tra l'altro è l'unico di ruolo presente ad oggi nella rosa.
"Sì, anche Loca lo ha provato in quella posizione. Ma Fagio ha più visione di gioco, anche Pogba potrebbe giocare in quel ruolo".
Che cosa ti aspetti da Pogba?
"Mi aspetto una gran voglia di riscattare la stagione passata, per quel poco che ha giocato è riuscito a farsi sentire in campo. Se sta bene fa ancora la differenza, con i suoi numeri può ancora determinare tante le partite".
Lui viene da un anno molto brutto, sia a livello sportivo con i tanti infortuni e sia a livello personale con la storia di suo fratello. Ma non è che per caso potrebbe accettare le ricche offerte provenienti dall'Arabia?
"Non sono Paul, ma gli auguro possa avere la testa giusta di rifiutare queste mega offerte arabe. Spero possa avere molto orgoglio, che scatti in lui la voglia di dimostrare quel che sa fare a chi gli ha dato nuovamente fiducia lo scorso anno. Per me andar via adesso sarebbe uno sfregio, il tifo bianconero lo bollerebbe come un grande irriconoscente. E sarebbe molto brutto questo".
Hai la sensazione che questa Juve possa essere più o meno come quella del periodo in cui ci hai giocato?
"C'è da ricostruire, esattamente la stessa mission che aveva la mia Juve. Credo verranno eliminate grosse spese sul mercato, l'obiettivo per me sarà quello di provare a prendere giocatori più giovani e valorizzare quelli forti che ci sono in casa. Penso a Huijsen, Nonge, Yildiz e tutti gli altri talenti. Ci vorrà un po' di pazienza, poi i bianconeri torneranno ad essere vincenti come lo sono sempre stati".
In queste ore si sta discutendo anche il futuro di Ranocchia, un altro anno in prestito per poi vederlo definitivamente alla Juve? Potrebbe esser fattibile?
"Per me sì, l'idea non è sbagliata. Un altro anno in prestito può permettere a Filippo di immagazzinare ancora più esperienza e maturità. il giusto passo per consentirgli di pensare con più continuità ad un futuro in prima squadra".
Si ringrazia Stefano Beltrame per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.