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Andrea Brighenti: "Sento spesso la Juve, ma ad oggi nessuna certezza. U23 esperienza bellissima, mi è piaciuto lavorare con i giovani. Su Miretti e Soulé..."

08.07.2022 19:00 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Andrea Brighenti: "Sento spesso la Juve, ma ad oggi nessuna certezza. U23 esperienza bellissima, mi è piaciuto lavorare con i giovani. Su Miretti e Soulé..."
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex attaccante della Juventus U23 che non ha rinnovato il contratto in scadenza lo scorso 30 giugno, Andrea Brighenti, per parlare approfonditamente della sua esperienza in bianconero e non solo:

Il tuo contratto in scadenza non è stato rinnovato, quale sarà adesso il tuo futuro?

"Ad oggi non lo so, non ho certezze in quanto sto recuperando dalla piccola operazione sostenuta a fine aprile. Sto prendendo questo tempo per recuperare e cercare di stare bene, poi valuterò il mio futuro".

Quindi non ci sono stati contatti con la Juventus?

"Sento spesso la Juventus, sono in ottimi rapporti con i dirigenti bianconeri. Si vedrà".

Hai accennato al recupero dall'infortunio, come procede la guarigione?

"Tutto bene, sto lavorando in palestra per recuperare la miglior condizione. Mi ero infortunato a metà aprile e mi sono operato qualche giorno dopo. Per fortuna, la salute c'è. Manca ancora qualche settimana, vedo quasi il traguardo".

Parlando nello specifico della Juventus, come è stato ritrovarsi in una realtà completamente differente da quelle precedenti?

"E' stata un'esperienza bellissima, un po' diversa da quelle precedenti per la presenza di molti ragazzi giovani. E' stato un piacere lavorare con loro, alcuni poi sono davvero fortissimi. Il bilancio non può che esser senz'altro positivo".

Quanto è stato importante il tuo ruolo di chioccia? Eri un over, uno dei più esperti del gruppo e questo può aver fatto la differenza.

"Quando arrivi in una realtà così, la prima cosa che fai è mettere da parte l'egoismo e dedicarti ai ragazzi giovani. Ho messo a loro disposizione tutta la mia esperienza, ovviamente cercando di fare il massimo per loro e per la squadra".

Che cosa ti ha convinto ad accettare l'offerta della Juventus, invece di restare in Serie B con il Monza neo promosso?

"Non c'è bisogno di convincersi per andare alla Juventus. Già ammirando le strutture ho capito che si poteva lavorare in un certo modo, è stato molto bello perché mi sono confrontato in una realtà diversa. Pur non essendo più giovanissimo, ho affrontato con entusiasmo questa sfida. E che bello potersi allenare, ad esempio, con la prima squadra".

Quali sono i ricordi che più conservi con la prima squadra?

"Il ricordo più bello che resta è la partita disputata al Berlusconi con la prima squadra, è stato emozionante anche soltanto indossare per una volta quella maglia e fare qualche allenamento con loro. E' un grandissimo piacere osservare che i ragazzi che si sono formati lo scorso anno, e anche in questa stagione, abbiano avuto la possibilità di dimostrare il loro valore in prima squadra oppure in altre realtà".

Hai visto da vicino Dybala, Ronaldo e altri grandi campioni.

"Sì, me la sono goduta. Ho sempre fatto la C e un po' di Serie B, è stato un qualcosa di incredibile".

C'è qualcuno, tra i più giovani, da cui sei rimasto impressionato?

"I giovani della Juventus sono tutti bravi, forti, in possesso della voglia giusta per migliorare. Il passaggio dalla Primavera all'U23 è davvero molto alto, a mio avviso è giusta l'idea della società di intraprendere un percorso ponderato per la loro crescita. Solo così puoi arrivare nel migliore dei modi in prima squadra, oppure puoi fare come Fagioli e affermarti in una squadra come la Cremonese. Dipenderà tutto da loro, ma il talento c'è. L'augurio è di vederli sempre più in alto, il mio tifo è per loro".

Soffermandoci sul singolo, che cos'ha in più Fabio Miretti degli altri ragazzi?

"Intelligenza, personalità, è un ragazzo che guarda e ascolta con attenzione. E' in prima squadra, il posto migliore in cui poter imparare al meglio. Soulé? Le sue qualità sono sotto gli occhi di tutti, è un bel talento. Un giorno, se dovesse continuare così, potrà arrivare in prima squadra".

C'è qualcosa che cambieresti di questi due anni trascorsi con la maglia della Juve U23?

"Sì, purtroppo ho avuto qualche problemino fisico di troppo. Personalmente, questo, è un grande rammarico. Avrei voluto giocare di più con questi ragazzi, ma l'operazione è servita anche a questo. Vorrei ancora esser protagonista per i prossimi due o tre anni".

Si ringrazia Andrea Brighenti per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.