Cuadrado e Chiesa le ali di Pirlo. E Kulusevski scalpita per una maglia da titolare

06.11.2020 12:35 di  Quintiliano Giampietro   vedi letture
Cuadrado e Chiesa le ali di Pirlo. E Kulusevski scalpita per una maglia da titolare
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Due estati fa il suo nome è stato inserito nella lista dei possibili partenti. L'avventura di Cuadrado con la Juventus sembrava giunta al capolinea, anche per presunte incompatibilità con il gioco di Sarri. L'ex allenatore invece ha fatto di necessità virtù, trasformando il 32enne colombiano in un terzino destro, con facoltà di spingere in fase di possesso. Elemento prezioso, tanto che a novembre del 2019 gli fu rinnovato il contratto fino al 2022. Con l'arrivo di Pirlo molti si sono chiesti quanto spazio potesse avere il sudamericano. La risposta, come sempre, l'ha data il campo. A prescindere dalle sette volte in cui ha giocato da titolare tra campionato e Champions League, Juan si sta confermando ancora una volta indispensabile per la sua duttilità tattica. Nel 3-4-1-2 lui è il centrocampista di destra (solo a Roma è stato schierato sul lato opposto), pronto però a scalare sulla linea arretrata in fase di non possesso. Se poi il mister schiera la difesa a quattro, Cuadrado torna ad essere terzino dal primo minuto, come è avvenuto contro Barcellona e Ferncvaros.

Da un senatore ad una new entry, Chiesa. L'ex viola è sbarcato alla Continassa tra lo scetticismo di molti, anche in seguito alla sua valutazione, fissata intorno ai 60 milioni di euro, bonus compresi. Pirlo ha mostrato subito di puntare sull'ex Fiorentina, sempre titolare salvo contro il Verona, out per squalifica. Chiesa è partito prima come centrocampista di destra, poi ha lasciato spazio a Cuadrado, spostandomi sull'out opposto e, a partire dalla gara contro il Barcellona, da ala pura, senza però particolari compiti in fase di non possesso. Piuttosto, spesso si accentra come chiede l'allenatore. Il 22enne genovese è l'elemento ideale per il gioco del Maestro perché dà profondità e ampiezza alla squadra, inoltre salta l'uomo creando superiorità numerica a beneficio degli attaccanti. Per lui due assist, nessun gol, sfiorato in Ungheria.

E Kulusevski? Lo svedese (7 presenze, 2 reti e 1 assist) scalpita e rivuole una maglia da titolare dopo l'esclusione dall'undici di partenza nelle ultime tre gare. Il ventenne ex Parma è stato schierato praticamente in tutti i ruoli dell'attacco, una duttilità che spesso rappresenta un'arma a doppio taglio per un calciatore. Da una parte hai la possibilità di giocare spesso, ma allo stesso tempo rischi di diventare un ibrido. Complice l'assenza di Ramsey per infortunio, domenica contro la Lazio Kulusevski dovrebbe tornare dal primo minuto, probabilmente da trequartista. Occhio però a McKennie: lo statunitense sta dimostrando qualità importanti anche in quel ruolo, a ridosso delle punte.