Trevisani: “Comolli ha detto cose terrificanti. Se prendi Joao Mario che è veloce e dai via Alberto Costa che è…”

Trevisani: “Comolli ha detto cose terrificanti. Se prendi Joao Mario che è veloce e dai via Alberto Costa che è…”TuttoJuve.com
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di Benedetta Demichelis

Riccardo Trevisani, sul canale YouTube di Cronache di Spogliatoio, ha parlato di Damien Comolli, ad della Juventus, che ricorre all'utilizzo dei dati in sede di Calciomercato. Ecco quanto sintetizzato da TuttoJuve.com: "Io non so se Damien Comolli sarà un dirigente vincente. So che di per certo le dichiarazioni dell'altro giorno hanno vanificato 4-5 mesi di lavoro in cui voleva convincerci di essere uno in gamba. Io ripeto, non giudico il lavoro che sarà fatto, anche se l'estate e la campagna acquisti della Juve hanno abbastanza parlato chiaro, ma ridico quello che ha detto lui. Ha detto che i giocatori vengono scelti soltanto esclusivamente in base ai dati e che se l'allenatore è d'accordo bene altrimenti si crea una frizione. Ha detto che a volte quando erano al Tolosa cercavano di selezionare i giocatori in base al mese di nascita. Ha detto che il calcio è noioso, ha detto che lui non legge i libri di calcio, ha detto che si forma sugli altri sport, ma non sul calcio. Ha detto una serie di cose veramente terrificanti, ma soprattutto quello che voglio dire è che ha detto: "mi hanno scelto per la questione legata ai dati'. I dati sono l'unica cosa oggettiva nel calcio e da quelli bisogna ripartire. Io vi assicuro che se voi guardate sofascore o tutte le cose che parlano di dati alla fine di una partita, vedrete che magari il portiere è migliore in campo perché ha fatto 37 passaggi e non ha fatto manco una parata e magari ha preso due gol. Quindi i dati hanno bisogno dell'interpretazione dell'uomo, hanno interpretazione di persone competenti. Non basta andare avanti con i dati, perché soltanto con i dati non c'è niente. Ha detto a un certo punto, se io sono la persona più intelligente nella stanza c'è qualcosa che non va. E probabilmente sono stato d'accordo sull'unica cosa di tutto quello che ha detto, ma non capisco come si possa pensare nel 2025, dopo 100 anni di calcio, che soltanto i numeri possano avere ragione sull'occhio umano, sull'esperienza, sulla conoscenza e sulla competenza.

Il dato è un'integrazione, il dato è fondamentale. Vedi quanti chilometri hanno fatto, vedi come corrono. Ormai i giocatori sono dei GPS viventi, sono super monitorati, sappiamo quanti chilometri fanno, come corrono, cosa hanno mangiato, che c'hanno nel sangue, sono super controllati. Quindi il dato è assolutamente fondamentale, ma va integrato, perché se per il tuo dato vedi che Joao Mario è tanto veloce e dai via Alberto Costa che è meno veloce di Joao Mario, non hai migliorato la Juventus, l'hai peggiorata. Se Openda ha fatto bene al Lipsia, non è detto che farà bene alla alla Juventus. Se Jonathan David ha fatto bene a Lille non è detto che farà bene alla Juventus. Devi vedere che calciatore stai comprando. Non comprare i 15 gol stagionali di Jonathan David. Devi vedere quello che stai facendo, perché se vai appresso ai dati non è normale, non è una questione che ti riporta indietro il dato. Io studio tutti i dati e allora sarò sicuramente preparato. Se Pastore studiasse l'almanacco ma non vedesse le partite, ci direbbe comunque i risultati, ma non ne capirebbe niente. E invece ne capisce perché unisce alla memoria l'occhio. Quando si dice anche l'occhio vuole la sua parte è proprio fondamentale in questo senso qua. Solo coi dati non si va da nessuna".