Juve in crisi offensiva: 44 milioni spesi (più 12 di commissioni) per un solo gol. Che fine hanno fatto David e Openda?

Juve in crisi offensiva: 44 milioni spesi (più 12 di commissioni) per un solo gol. Che fine hanno fatto David e Openda?

Una delle ragioni principali del mancato decollo della Juventus in questa stagione si trova nel reparto offensivo. I bianconeri continuano a segnare col contagocce: 15 gol in 12 giornate, un dato così basso non si registrava dal campionato 1999-2000.

Il problema è evidente e dura da troppo tempo. Rispetto ai 21 gol messi a segno alla stessa giornata nella gestione Thiago Motta, oggi la Juve ha segnato 6 reti in meno. Ma all’interno di questa crisi spicca un doppio caso che preoccupa tifosi e società: quello dei due grandi acquisti estivi, Jonathan David e Loïs Openda, praticamente scomparsi dai radar.

Durante la sfida contro la Fiorentina, molti si sono chiesti perché Spalletti continui a utilizzarli così poco, soprattutto quando c’è bisogno di vincere. Lo stesso tecnico ha ammesso: «È vero, li ho fatti entrare tardi».
Tardissimo, considerando che il loro ingresso è arrivato all’88’, troppo poco per cambiare la partita.

Jonathan David: 12 milioni di commissioni, un solo gol e 1.021 minuti di digiuno

Il bomber che nelle ultime tre stagioni aveva sempre superato quota 25 reti sembra svanito. David non parte titolare da più di un mese, dall’ultima gara della gestione Tudor contro la Lazio. I dubbi crescono e la Juve non può più aspettarlo.

Openda: 44 milioni investiti, zero gol e un digiuno che dura da 7 mesi e mezzo

Situazione altrettanto critica per Loïs Openda, arrivato con un investimento complessivo da 44 milioni (tra prestito e obbligo di riscatto).

Openda ha mostrato solo qualche lampo, dando la sensazione di rendere meglio accanto a un’altra punta, e non da riferimento centrale nel 3-4-2-1. L’ultima da titolare risale a Cremona, alla prima di Spalletti.