01 Aprile 1998: Del Piero da cineteca

01.04.2009 00:00 di  Manuel Magarini   vedi letture
01 Aprile 1998: Del Piero da cineteca
TuttoJuve.com

La vera forza in più della grandi squadre sono senza dubbio i grandi campioni che detengono, nulla contro i giocatori di contenimento tuttofare, ma sono le giocate dei fuoriclasse che ti permettono di superare i vari ostacoli, alcuni considerati oltre la portata umana. Per la Juventus degli ultimi anni Del Piero è sicuramente il punto cardine di questo concetto, probabilmente senza di lui non ci troveremmo in questa situazione. Al capitano va dunque dato un elogio interminabile, prendendo come spunto la partita che la Juve disputò in casa contro il Monaco il primo Aprile 1998 per l’andata delle semifinali di Champions League.


Dopo l’eliminazione ai danni della Dinamo Kiev era il momento di un altro grande match, contro il Monaco di Tigana, autore dell’eliminazione del Manchester nei quarti. Una sfida super quindi e la formazione che parte nelle nostre fila dal primo minuto non poteva che essere all’altezza. Davanti a Peruzzi agiscono come linea a 4 Torricelli, Iuliano, Montero e Pessotto; a centrocampo spazio a Di Livio, Deschamps e Davids; ed in attacco davanti al trequartista Zidane agisce il mitico duo Del Piero-Inzaghi. I francesi rispondono con un cauto 5-3-2 dove, davanti a Bartez, compongono la retroguardia Martin, Sagnol, Christanval, Konjic e Pignol; in mezzo al campo partono dal primo minuto Djetou, Diawara e Bernabia; il tandem offensivo è invece Trezeguet-Ikpeba.


Il clima che si vive dal primo minuto è proprio da serata di gran gala. Il Monaco ha più fascino che storia calcistica, ma e' l'essere arrivati ad un passo dalla finale ad elettrizzare la folla bianconera, giunta numerosa al Delle Alpi. L'atteggiamento del Monaco è facile intuirlo immediatamente: difesa molto folta e raccolta davanti a Barthez, centrocampo attento a ripiegare in fretta e ad alimentare il contropiede con lanci molti lunghi. I bianconeri faticano dunque non poco a districarsi in mezzo a tante maglie perché, oltre a Sagnol e Konijc che curano da vicino Del Piero e Inzaghi, e a Christanval che protegge loro le spalle, spesso si trovano sulla stessa linea difensiva Dietou, che segue ovunque Zidane, ma anche Martin e Pignol, i due esterni che vengono ricacciati indietro dalle avanzate di Pessotto e Di Livio. Barthez riesce in ogni caso a rendersi protagonista: bloccando prima un pallone in presa alta al limite dell'area e poi nello slancio portandolo fuori, lasciandolo subito cadere a terra per non correre guai, e poi quando al 22' chiude magistralmente lo specchio della porta a Del Piero che aveva già preso la mira da fuori area. Al 28' Deschamps sciupa tutto: Del Piero lo libera splendidamente di tacco in area francese, la posizione e' un po' defilata, ma il bianconero ha solo il portiere davanti e Inzaghi al centro dell'area. Incerto tra le due soluzioni, Deschamps finisce per non tirare in porta ne' servire il compagno, e la palla si perde così sul fondo. Al 34' ci pensa Del Piero, alla sua maniera, a risolvere il problema del gol. Djetou atterra Zidane a pochi metri dall'area di rigore (ammonito anche il francese), la posizione e' abbastanza centrale. Il tiro di Alex è perfetto, scavalca la barriera e va ad infilarsi con violenza nell'angolino alto alla destra di Barthez, che aveva pure compie un balzo formidabile. Al 40' un'altra tegola per Tigana: Sagnol, scontratosi con Di Livio, si fa male e deve uscire sostituito da Da Costa. Ma e' proprio il nuovo entrato a turbare la festa juventina al 46', perché su calcio d'angolo riesce a far filtrare tra mille gambe un pallone che s'infila nell'angolino basso alla sinistra di Peruzzi. Nemmeno però il tempo di rammaricarsi che Zidane e' già solo davanti a Barthez che si getta sui suoi piedi e lo fa franare in area. Rigore inevitabile che Del Piero trasforma di prepotenza, mandando tutti contenti negli spogliatoi. Francesi del Monaco esclusi, naturalmente.


Nella ripresa non c'e' Pessotto nelle file juventine, ma si vede Birindelli, che si piazza a destra. Torricelli avanza e Di Livio si sposta a sinistra. Anche Tigana opera spostamenti in difesa: Da Costa va in marcatura, mentre Sagnol si porta sulla fascia sinistra, dove giocava Pignol. Il Monaco e' un po' più intraprendente in questa ripresa, venendo avanti con frequenza, non accontentandosi di aver realizzato il goal, ma cercando ove possibile di pareggiare. Al 12' Trezeguet viene liberato sulla destra, bel diagonale in corsa che esce di un paio di metri. Intanto Torricelli si e' fatto male, zoppica vistosamente e al 13' deve lasciare il posto a Conte, che si mette tra Di Livio, che torna a destra, e Deschamps. In questo modo Davids va a collocarsi sulla sinistra. Qualche rischio si può avere perché la difesa ora e' ridotta quasi sempre a tre uomini. Ma ci pensano Conte e Inzaghi a dare un altro colpo alle speranze del Monaco: il primo conquista palla sulla tre quarti e serve subito in diagonale l'attaccante che scatta in area, Sagnol in ritardo lo aggancia e Levnikov indica ancora il dischetto. Del Piero fulmina di nuovo Barthez. E' il 17', brutto numero per i francesi. Per Del Piero i record sono sempre da aggiornare: mai realizzata una tripletta in coppa. Una sostituzione per parte a metà ripresa: Di Livio lascia il posto a Tacchinardi nella Juve, mentre nel Monaco entra il talentuoso Henry, che rileva Martin. Francesi a tre punte, e così Lippi fa retrocedere Tacchinardi sulla linea di Iuliano e Montero. Attaccano inutilmente Trezeguet e compagni, ma lo spunto in contropiede di Del Piero (finta e cross pennellato) e Inzaghi (testa appena fuori) e' uno spettacolo; e poco dopo Inzaghi, per ben due volte solo davanti a Barthez, non riesce a trafiggerlo. Al 43' arriva il meritato quarto goal, con il Monaco troppo sbilanciato in avanti: scambio al limite dell'area Del Piero - Zidane, il francese finta una prima volta il tiro, si porta in avanti e fa secco Barthez. E' festa grande.