ORA PENSIAMO A RINFORZARE LA SQUADRA

La vicenda extra campo sembra finita, aspettiamo l'Uefa per capire se cercheranno di colpire ancora i bianconeri, oppure no, ma la vicenda dovrebbe essere arrivata alla fine. Hanno ottenuto l'obiettivo, estromettendo i bianconeri dalle coppe e dando un colpo alle ambizioni, ma questo non vuol dire che l'hanno affossata o ammazzata.

La Juventus non avrà nel prossimo bilancio 50 milioni più gli incassi del botteghino ed avrà due strade. Da una parte la società potrebbe decidere di rimettere mano al portafogli mantenendo l'attuale struttura di costi, dall'altra, invece, potrebbe decidere di razionalizzare la rosa di oggi con dei tagli e con delle operazioni mirate finalizzate a ridurre l'organico oppure cercare di raccogliere con delle cessioni sensate quanto manca dalla non presenza alla prossima Champions League.

Il taglio di ingaggi come quello di Rabiot, Paredes, Di Maria, in parte Cuadrado e forse anche Alex Sandro, potrebbe portare ad un risparmio di 54 milioni di euro lordi, basterebbe questo per compensare, a patto di farlo sul serio, a partire dalla situazione di Alex Sandro, che nelle rosa del prossimo anno non può rimanere a sei milioni di euro.

La Juventus deve muoversi per evitare anche il minimo spreco, magari andando a rinegoziare altri contratti, come quello di Pogba che nella stagione in corso non è praticamente mai stato presente.

Dopo la razionalizzazione della rosa, serve la politica di rafforzamento. Serve un esterno sinistro, con Cambiaso che potrebbe tornare dal Bologna come cambio a destra, un centrocampista centrale al posto di Adrien Rabiot, mentre Rovella dovrebbe prendere il posto di Leandro Paredes. Infine, l'attacco, senza Di Maria servirà un altro attaccante, o comunque un giocatore che possa ispirare la manovra, visto che quest'anno la Juventus ha segnato poco, troppo poco.

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