HUIJSEN E KEAN, ERRORI DA NON RIPETERE

Juventus, gli errori da evitare assolutamente per non rafforzare le concorrenti
La Juventus, nel corso delle ultime sessioni di calciomercato, ha commesso alcuni errori strategici che l’attuale dirigenza non può più permettersi di ripetere. Operazioni poco lucide, cessioni discutibili e decisioni che, invece di rafforzare la rosa bianconera, hanno avuto l’effetto contrario: rafforzare indirettamente squadre rivali o comunque ostili sul campo.
Gli errori del passato: Huijsen e Kean - L’addio di Dean Huijsen non ha portato grossi danni immediati alla Juventus. Il club non ha incassato quanto sperava, ma almeno non ha rafforzato una diretta concorrente. Diverso il discorso per Moise Kean, passato alla Fiorentina per una cifra tutto sommato positiva (considerando la scadenza del contratto nel 2026 e una stagione priva di gol). Tuttavia, l’effetto è stato chiaro: la Juventus ha perso un giocatore ancora utile e ha rinforzato una squadra che le ha tolto quattro punti su sei nella scorsa stagione.
Il rischio di ripetere lo stesso errore: Miretti e Vlahović
Ora la Juventus sembra voler proseguire su una strada pericolosa. Le voci su una possibile cessione di Fabio Miretti al Napoli per una cifra non elevata suonano come un azzardo più che un’operazione strategica. Se il giovane centrocampista dovesse esplodere con gli azzurri, il rimpianto sarebbe enorme. E va ricordato che il Napoli è lo stesso club che, con il caso Osimhen, ha blindato il proprio attaccante con una clausola proprio per impedirne l’arrivo in bianconero.
Il caso Vlahović e il Milan: nessuno sconto
La situazione di Dusan Vlahović è altrettanto delicata. Parlare di un suo trasferimento al Milan è qualcosa che la Juventus non dovrebbe nemmeno prendere in considerazione, soprattutto se a condizioni di favore. Si tratterebbe di un regalo a una delle rivali storiche, per giunta guidata da un allenatore (Massimiliano Allegri) che ha apertamente dichiarato di essere tifoso rossonero, dopo anni di permanenza a Torino e un contratto ricco pagato fino all’ultimo centesimo.
Una linea chiara: mai rafforzare le dirette concorrenti - La Juventus ha sicuramente bisogno di finanziare il proprio mercato, di generare plusvalenze e di fare scelte sostenibili. Ma queste esigenze non devono mai tradursi in un rafforzamento delle concorrenti, dirette o indirette che siano. Una società forte si riconosce proprio dalla capacità di proteggere i propri asset e limitare i rischi strategici, anche a costo di rinunciare a offerte immediate.
@pavanmassimo YT TASTIERA VELENOSA