Perché giocare senza centravanti? Yildiz non è Totti (per ora)
Luciano Spalletti ha costruito le sue fortune con Francesco Totti centravanti. Il suo 4-2-3-1 di inizio secolo - più precisamente nel 2005 - portò i giallorossi a vincere undici vittorie consecutive, che lo issarono fino al secondo posto in classifica dietro l'Inter. In realtà sarebbe stato il quinto, ma Calciopoli portò la Juve in B, Milan e Fiorentina con un -30.
Un modulo che però continuerà a utilizzare con profitto. Ecco, Yildiz in questo momento non è come Francesco Totti. Da capire se le qualità tecniche e la sua carriera può essere paragonabile a quella del numero dieci capitolino, ma più in generale non lo è per presenza fisica e per maturità. Totti era un trequartista di altissimo livello, forse più seconda punta. E poteva tranquillamente continuare a farlo anche dopo essere stato inventato falso nove da Spalletti.
Non è comprensibile quindi la scelta di optare su di lui come centravanti in una sfida così importante come quella contro il Napoli. Perché è vero, non c'è Dusan Vlahovic, ma Jonathan David percepisce 6 milioni di euro netti all'anno - lo stipendio che vorrebbe Yildiz - e per Openda sono stati spesi 45 milioni, 3 per il prestito più 42 per l'obbligo di riscatto che scatterà in caso di salvezza. Quello di ieri è un segnale, cioè che Spalletti non è convinto dei suoi attaccanti. Già con il Pafos bisognerà cercare di recueprarli.
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