Ingvild Isaksen: "Orgogliosa di aver fatto parte della Juve. Eccitata per gara con la Fiorentina. Sul mio ritiro e il movimento femminile..."

E' stata tra le protagoniste della storica vittoria in campionato, ma appena compiuti i 30 anni si è dovuta ritirare a seguito dei continui infortuni occorsi durante la sua carriera. In vista di Juventus-Fiorentina che potrebbe assegnare lo scudetto, la redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex centrocampista norvegese Ingvild Isaksen:

Dopo l'infortunio, che cosa fai attualmente?

"Sto ancora facendo la mia riabilitazione, cercando di far funzionare il mio ginocchio il meglio possibile. Al momento sto anche studiando, mentre cerco di capire cosa voglio fare quando ho finito a giugno. Spero di poter ancora avere un ruolo nel calcio in un modo o nell'altro".

Come è stato ritirarsi dal calcio? Hai solo 30 anni e avresti potuto avere ancora una carriera davanti.

"E' stato davvero difficile, ma allo stesso tempo sono stato un po' sollevata da questo. E' stato arduo perché avevo ancora la speranza di poter continuare a giocare a calcio, avevo lavorato duramente e per così tanto tempo per realizzare il mio sogno. La difficoltà era quella di restare fuori per tanto tempo, è stato davvero problematico per me vivere quei momenti. E quando il dottore mi ha consigliato di non giocare più, è stata una decisione facile da prendere. Voglio avere un ginocchio ben funzionante in futuro e non sono disposta a rischiare altri infortuni. Mi ha rattristato molto per come è finita e vorrei davvero che la situazione fosse diversa, mi sento come se avessi ancora più 'football' in me".

Come è stata la tua avventura in Italia con la maglia della Juventus? Che cosa ci puoi raccontare riguardo questa esperienza?

"Essere una calciatrice della Juventus è stata una grande esperienza per me. Era tutto nuovo e così impegnativo, ma sono così orgogliosa di aver fatto parte di questa squadra e di questo club. Sono sensazioni e momenti che ricorderò per sempre".

Quale era il rapporto con Rita Guarino e le tue compagne?

"Ho avuto un buon rapporto con Rita e le mie compagne di squadra. Erano tutte molto gentili con me, mi aiutavano tantissimo a farmi comprendere che cosa diceva Rita. Non capivo una parola! (sorride ndr)".

Quanto è cresciuto il movimento femminile in Italia? Può diventare importante come negli altri paesi europei?

"Penso che lo sviluppo del calcio femminile in Italia sia molto veloce e l'avvento di club blasonati come Juventus, Roma e Milan che investono nel femminile sia davvero la strada da percorrere. Mostrano che prendono sul serio il movimento e che vogliono investire nelle ragazze. Il mio pensiero, a riguardo, è che molte più persone seguiranno le ragazze, anche chi è abituato solamente a guardare le partite degli uomini. E' successo anche in Norvegia, ma l'espansione non sta andando ad un ritmo veloce come vediamo in Italia e negli altri paesi europei".

L'anno scorso, al primo tentativo, siete riuscite a vincere il campionato scrivendo, così, una pagina importante della storia del club. Quali sono state le tue sensazioni a riguardo?

"L'anno scorso è stato davvero speciale vincere il campionato, ero fiduciosa di poter vincere ogni partita che abbiamo giocato. Allo stesso tempo ho faticato un po' per gli infortuni avuti sia all'inizio che alla fine della stagione, è stato difficile per me gestire il fatto di non essere in grado di giocare ogni partita. Ma questo non ha influito in negativo sulle mie sensazioni".

Stai ancora seguendo la Juventus?

"Sì, la sto ancora seguendo la Juventus e sono davvero eccitata per la partita contro la Fiorentina. Quanta invidia verso le ragazze che giocheranno all'Allianz Stadium (sorride ndr). E ci sarà il tutto esaurito, è davvero una bella notizia per il calcio italiano".

Secondo te, la Juve può vincere di nuovo il campionato?

"Certo, possono eccome ripetersi (sorride ndr). A loro mando un grossissimo in bocca al lupo".

Si ringrazia Ingvild Isaksen per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.