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Avvocato Paco D’Onofrio: “Per la Cassazione la Figc avrebbe dovuto pronunciarsi su Scudetto 2006. Sentenza dice che i campionati furono vinti regolarmente dalla Juve”

18.12.2018 18:27 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Fonte: Intervista di Raffaella Bon
ESCLUSIVA TJ - Avvocato  Paco D’Onofrio: “Per la Cassazione la Figc avrebbe dovuto pronunciarsi su Scudetto 2006. Sentenza dice che i campionati furono vinti regolarmente dalla Juve”
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© foto di Federico De Luca

L’avvocato Paco D’Onofrio, contattato dalla redazione di Tuttojuve.com, ha commentato la sentenza della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso della Juventus in merito all’assegnazione dello Scudetto del 2006 all’Inter: “Questa sentenza della Corte di Cassazione ha il merito di chiarire definitivamente la responsabilità della FIGC, che nel 2011 si dichiarò incompetente in merito alla decisione sulla controversa assegnazione dello scudetto a tavolino all’Inter nel 2006 - ha spiegato il legale, che ha difeso Luciano Moggi durante il processo sportivo -. Infatti, successivamente alla condanna della Juventus, emersero elementi che portarono la Procura federale a chiedere la retrocessione per l’Inter, che si avvalse dell’intervenuta prescrizione e quel procedimento disciplinare non venne mai celebrato. Adesso i Giudici non hanno ritenuto la richiesta della Juventus illegittima, ma hanno semplicemente precisato che si tratta di una questione di competenza federale e non statale.

Ricordiamo che la Juventus fu costretta a rivolgersi alla giustizia statale, proprio perché la FIGC si dichiarò incompetente, mentre oggi la Cassazione sancisce indirettamente che, invece, si sarebbe dovuta pronunciare nel merito della vicenda. In verità, l’unica pronuncia significativa della Cassazione è quella che tempo fa ha sancito che nessuna partita è stata mai effettivamente alterata dagli allora dirigenti bianconeri. Dunque, deduco che se non vi furono gare ‘truccate’ quei campionati furono vinti regolarmente dalla Juventus, scomoda verità storica che, evidentemente, molti faticano ancora ad accettare”.