DONNARUMMA TRA PARATE, PROTESTE ED UN GESTO COSÌ COSÌ, PECCATO CHE...

Gigio Donnarumma è un fenomeno in campo, lo sapevamo, anche allo Stadium si è confermato iper-decisivo, peccato per lui che giochi nel Milan e che ieri abbia dovuto fare ben undici parate. Eh si, Donnarumma, anche Donnarumma, è risultato essere il migliore degli avversari, come era stato Handanovic ed in parte in Coppa Italia Reina, come lo erano stati altri dei portieri che vengono a Torino. Higuain e compagni ieri hanno bombardato dall'inizio alla fine il portiere del Milan e alla fine si sono contati ventidue tiri, quindici in porta, diciotto palle gol e come detto, undici interventi del portiere con almeno cinque miracoli veri e propri, compreso quello nel finale.

RIVEDERSI IN TV - Siamo sicuri che Donnarumma si rivedrà la gara, le parate, la moviola e gli episodi e che magari, memore anche di quanto successo all'andata capirà che il "capita sempre a loro", forse è stato esagerato. Donnarumma ci sembra un ragazzo genuino, onesto, il suo baciare la maglia è lecito, doveroso, per un professionista che deve al Milan tutto e di più, ci sarebbe sembrato strano il contrario. 

CRESCERE - se in campo, Donnarumma è già un fenomeno, forse deve migliorare in alcune sfumature, nelle proteste, evitando di esagerare, cosa che succede non per la prima volta ed imparare anche ad accettare le decisioni arbitrali. Con Irrati a Roma con la Lazio era andato quasi muso a muso con l'arbitro, ieri pure. Insomma, per un ragazzo così giovane, forse protestare così tanti non è bello, ma è anche capibile perché stiamo parlando di un ragazzo, fortissimo ma per sempre un ragazzo. 

La reazione post partita la capiamo, forse a Donnarumma, la Juventus non sta simpatica, probabilmente non arriverà mai a Torino, ma crediamo che un giorno rivedendo la partita a freddo, con le grandi parate che ha fatto, capirà che la Juventus non stava vincendo solo per i suoi interventi è un pizzico di fortuna e magari un giorno invidierà il fatto che chi gioca con un'altra maglia può puntare da subito a vincere e non come dice qualcuno solo per eventi esterni, ma per meriti propri, come quelli che hanno portato Donnarumma ad essere e diventare un fenomeno.

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