DA ZERO A DIECI - ZERO ALLA PRESA IN GIRO, DIECI COME I RIMPIANTI

La Juventus chiude la stagione con una vittoria, 72 punti e 2 punti di vantaggio sulla quarta, Milan, a parimerito con l'Inter terza, ma terza per via degli scontri diretti. Una classifica che lascia spazio a rimpianti e recriminazioni.
ZERO - alla presa in giro. La Juventus arriva terza e viene spedita al settimo posto per una questione assolutamente assurda.
UNO - come i gol realizzati, troppo pochi, la partita poteva e anzi, doveva essere chiusa prima.
DUE - come i punti di vantaggio sul Milan, nonostante tutto e tutti, la Juventus ha fatto due punti in più dei rossoneri e qualcuno si permette anche di criticare, invece di premiare chi dovrebbe essere terzo sul campo.
TRE - come i giocatori ai saluti, da Di Maria, a Rabiot, passando per Paredes, tre addii diversi, sicuramente un bel risparmio di ingaggio ma anche una partenza importante.
QUATTRO - al problema del gol di casa Juve, si chiude a 56 reti, un dato pessimo, solo un gol meglio della peggior Juve di sempre dell'era Delneri, offensivamente parlando.
CINQUE - alle scelte finali di Angel Di Maria. L'argentino sbaglia due facili occasioni e non si congeda dal bianconero con un gol.
SEI - a Kostic, il serbo non si regala una serata da incorniciare, una partita senza spunti.
SETTE - a Iling Junior. Sicuramente più reattivo ed attivo rispetto al serbo, crea un pò di scompiglio anche se si spegne dopo qualche accelerata.
OTTO - a Danilo. Le sue chiusure sono sempre importanti, sicuramente un punto fisso da cui ripartire.
NOVE - alla voglia di Chiesa. Premiamo la voglia dell'azzurro di segnare e di essere protagonista, due gol nelle ultime tre gare, speriamo un punto di partenza per il futuro.
DIECI - come i punti tolti ed i rimpianti stagionali, poteva essere tutto diverso anche con la penalizzazione, peccato...