ALLEGRI VEDE LA RABBIA PER RIPARTIRE

04.06.2023 09:30 di  Massimo Pavan  Twitter:    vedi letture
ALLEGRI VEDE LA RABBIA PER RIPARTIRE
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Massimiliano Allegri spera di chiudere bene la stagione, consapevole che il gruppo sta bene e bisogna cercare di chiudere bene a Udine, dopo due sconfitte di fila, c'è ancora l'opportunità di andare in Europa League.

Il tecnico chiede attenzione ma difende la squadra: "Dalla squadra mi aspetto una bella partita. Con l’Empoli e il Milan l’impegno c'è stato un impegno massimale. I ragazzi non sono dei robot ed è stata una stagione dura che ha messo a dura prova il nostro equilibrio. Abbiamo la possibilità di entrare in Europa League anche se dipende da Atalanta e Roma. Dispiace perchè ci potevamo giocare un piccola speranza per entrare nelle prime quattro.A fine di ogni annata c'è sempre da analizzare gli errori fatti. In stagioni vincenti e in stagioni come questa dove non abbiamo alzato un trofeo c’è sempre da vedere quelli che sono stati gli errori fatti. A parte l'ultima parte di stagione nella prima parte si poteva fare meglio, ma questo fa parte del lavoro e il prossimo anno cercheremo sicuramente di fare una stagione migliore e migliorare quello che abbiamo fatto in questa stagione. Ognuno di noi da questa gestione dell'annata uscirà migliore, soprattutto in termini di equilibrio ti dimostra che ci sono momenti in cui le cose vanno bene dove non ti devi esaltare e altre in cui vanno male in cui dove non ti devi abbattere. Deve rafforzare l'equilibrio interiore che ognuno di noi deve avere nel percorso dell'annata calcistica”.


Le cose buone, Allegri vede, comunque alcuni aspetti positivi: "Strano perchè la prima a Udine fu una partita strana con il gol di Ronaldo annullato per pochi centimetri. Sapevo che tornando alla Juve avevo più difficoltà di vincere perchè era una Juventus in fase di ricostruzione. Poi ogni anno abbiamo l'ambizione di vincere. mi sembra sia una cosa normale. Logicamente le difficoltà c'erano. Non toglie che sono tornato alla Juventus con grande entusiasmo e continuo a lavorare alla Juventus con grande entusiasmo. In questi due anni abbiamo fatto buone cose, vero che non abbiamo vinto trofei ma abbiamo ad esempio messo dentro cinque giovani che sono un patrimonio della società e del calcio italiano. L'anno prossimo sarà sicuramente un anno diverso e bisogna aspettare domani sera per vedere dove giocheremo l'anno prossimo e da ripartirà la pianificazione dell'anno prossimo. Al momento sappiamo che domani finiamo e il 10 luglio riprenderemo ad allenarci con i primi due giorni di test".

Nessun messaggio per i tifosi: "Io non devo dire assolutamente nulla, perchè a livello di serietà professionali quelli che hanno lavorato alla Continassa non devono rimproverarsi niente. Gli scontenti e i contenti ci sono sempre, fa parte del gioco. Noi dobbiamo analizzare le difficoltà delle due annate e l'unica cosa è lavorare. Chiudiamo la stagione domani sera e poi a livello di numeri la società presenterà le varie prospettive a seconda della competizione che faremo. A tutto c'è una soluzione, abbiamo un'ottima base per l'anno prossimo. In queste situazioni di negatività si vede tutto nero, ma invece delle cose fatte buone ci sono. Ecco perché non bisogna farsi trascinare in tutto questo vortice di negatività. Molto dipenderà dal mercato, abbiamo una rosa molto valida a cui andranno aggiunti dei pezzettini, ci sono giocatori a scadenza, ma tutto questo verrà valutato da dopodomani”

Vlahovic non si tocca: "Dusan è una settimana che è fermo e domani non ci sarà come non ci saranno Bremer, Fagioli, Pogba, De Sciglio e Kaio. Vlahovic in una stagione fra pubalgia e difficoltà ha fatto 10 gol in campionato se non sbaglio. Dusan ha delle potenzialità per fare un'ottima? Con i ragazzi ci parlo quotidianamente. In questo vortice in cui siamo passati, da Siviglia a oggi ci sono stati tanti eventi soprattutto il meno 10, non abbiamo parlato di niente. Da lunedì parleremo di tutto, di chi rimane, di chi andrà via. Abbiamo solo pensato a tirar fuori le energie per finire la stagione perché è stata una stagione dura soprattutto a livello mentale. Poi abbiamo bisogno di riposarci e ricaricarsi perché la prossima stagione sarà più importante e più difficile. Facciamo un lavoro che quando non vince ti rimane la rabbia. Dobbiamo portarcela dentro e metterla sul campo con grande equilibrio l'anno prossimo".

Questo il concetto per il futuro, bisognerà ripartire da quella rabbia, da quella capacità di essere motivati, dalla voglia di essere di nuovo protagonisti e vincenti, saranno solo battaglie nella prossima stagione.
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