Oggi e Domani - 2ª g. Champions League) Juventus 2 Olympiakos 0 (Stagione 2017-2018)
L’ABC dell’Interista:
“Se a un interista togli la parola Juve, è come se gli toglieresti venti lettere dell’alfabeto.”
” (Il Macedone)
Tornato a casa verso le venti e quaranta, avevo subito chiamato Gregorio e Maria Teresa. Giorni di scuola, solite domande e Gregorio mi aveva parlato di un aeroplano perduto e ritrovato nel trasloco. Maria Teresa era immersa nella visione di un programma serale prima di andare a letto. Nel salone Genny e Michelinho erano già concentrati sulla partita. Prima di tornare a casa, un pub cittadino, proiettava l’incontro sugli schermi esterni al locale, ci siamo fermati con Vincenzo a guardare qualche immagine dello stadio festante, limpida era la voce di Tacchinardi, mentre il Ciabattino risultava assente, lui interviene sempre dopo sfoderando un dotto commento tecnico/tattico. Il Vate lo ascolta sempre con molto giudizio. Lo Juventus Fan Club Sibari era presente sugli spalti dell’Allianz Stadium nella persona del presidente Pasquale e del vicepresidente Battista. Non potevano certamente mancare all’esordio casalingo della squadra in Champions. Monsieur Travin mostrava a tutti le foto ricevute e alle venti era già sparito dalla Panchina dello Sport, per andare a vedere le fasi preliminari dell’incontro, anche se aveva dichiarato solennemente di non avere tempo per assistervi, dati i suoi notevoli impegni. Nessuno dei presenti aveva creduto a quelle dichiarazioni, nemmeno Mister Maggico alquanto assonnato.
Appena entrato Michelinho mi aveva dato la notizia dell’assenza di Pjanic, sostituito da Betancur. Maledizione, non ci voleva! Il giuoco scorreva lento, la palla girava, ma mancava l’ideatore della giocata illuminante, dell’ultimo passaggio. I greci schierati modulo “Nucia” (copyright il Macedone) dal nuovo allenatore Lemonis si difendevano con ordine, non rinunciando ad interventi un po’ fuori la norma, pungendo, talvolta, in contropiede (oh mio Dio! Questo termine non si può usare ancora, il Ciabattino parla sempre e solo di ripartenze). Manzotin (copyright Alessandro) schierato attaccante, mentre Higuain si accomodava per la seconda volta consecutiva in panchina, impegnava il portiere Proto con un paio di colpi di testa, anche Sturaro sfiorava la rete su calcio d’angolo. Intanto Dybala si nascondeva sull’out destro e non riusciva ad incidere, solo un tiro a giro, respinto in maniera plastica dal portiere avversario. Il signor Stieler di Girmania fischiava la fine del primo tempo sul risultato perfetto secondo il Frossi pensiero. La ripresa vedeva un paio di situazioni difficili per la difesa bianconera e Betancur salvava su un pericoloso contropiede di Seba. La Juve stentava a trovare sbocchi, ma ormai era un assedio per Proto. Al minuto 16’ della ripresa usciva un Cuadrado sotto tono ed entrava Higuain. Era la svolta dell’incontro, minuto 24’ Alex Sandro, privo di Douglas Costa passato a destra, liberato da un colpo di tacco di Manzotin (copyright Alessandro), crossava dentro l’area, Higuain tirava, un avversario rimpallava il pallone, nuovo tiro e Juventus 1 Olympiakos 0. Finalmente Pardo la finiva di parlare sempre e soltanto delle due reti segnate finora dal centravanti bianconero. Chissà cosa dirà ora Giuseppe, sempre pronto a criticarlo? Il volto di Higuain esplodeva in una maschera di piacere assoluto. L’incontro si infiammava e i greci cercavano di uscire dalla loro trappola calcistica, ma al minuto 35’ Higuain lanciava in area Dybala, Proto veniva saltato con un tocco sotto, il pallone veniva respinto quasi sulla linea da Engels, rimbalzava sul volto/petto di Manzotin (copyright Alessandro) e terminava in rete. Juventus 2 Olympiakos 0. La partita finiva qui e nei restanti minuti avveniva solo l’ingresso di Bernadeschi al posto di Douglas Costa. Il mattino dopo il Macedone parlando della prova di Betancur dava ragione ad Allegri, il ventenne centrocampista di scuola argentina deve passare alla fase di verticalizzare il giuoco, da quella del passaggio al compagno libero più vicino.
Sabato stavo andando a giocare a calcetto, Francesco non era reperibile, quindi ho contattato Pierluigi, il quale gentilmente passava a prendermi. Appuntamento all’Agip, sono uscito di casa verso le 15,40 e mi sono incamminato. Di fronte ho visto una donna bionda, avvolta negli occhiali da sole, ad un tratto, passando di lato, ha cambiato marciapiede. Solo allora l’ho riconosciuta…era Marlene. Dio mio, è diventata bionda! Ed è pure ingrassata, specie nelle parti basse, che risplendevano nel jeans quasi scoloriti, di quelli alla moda. Mi sono girato a guardarla fino ad un certo punto, poi ho ripreso il cammino. L’appuntamento era imminente e Piero mi ha portato al campo. Per la seconda volta consecutiva ho giocato nella squadra di Cristiano, iniziando il match in porta nelle vesti di Jongbloed. Dopo aver subito la prima rete, abbiamo iniziato a collezionare reti fino a raggiungere un vantaggio incolmabile. Mi sono divertito tanto e ho provato con successo un anticipo e discesa alla Cabrini. In squadra giocavano Francesco I e Francesco II più il funambolico Fulvio. È molto bello per un difensore quando si presenta il centrocampista a ricevere la palla e Francesco II è molto abile in questo compito. Cristiano ha esploso due o tre tiri potenti tesi a spaccare la rete. Il mattino dopo mi sono risvegliato con due o tre doloretti difficili da passare, frutto della tenacia e dell’età che avanza.