ESCLUSIVA TJ - Gianni De Biasi: "Asamoah e Isla: reggeranno le pressioni di Torino?"
Il ct dell'Albania Gianni De Biasi, in esclusiva per TuttoJuve, ci fa conoscere meglio Kwadwo Asamoah e Mauricio Isla, che il tecnico ha allenato a Udine e che sono in procinto di approdare alla corte della Vecchia Signora.
Gianni De Biasi, Kwadwo Asamoah e Mauricio Isla sono a un passo dalla Juventus. Lei li ha avuti entrambi a Udine, crede che possano ripetersi a Torino?
“Conosco molto bene il loro valore e l’unica perplessità è vedere se in una grande piazza come Torino, con altre pressioni e aspettative si riusciranno a ripetere. Non dimentichiamo che questi sono ragazzi e catapultati da una realtà tranquilla come quella di Udine, dove le esigenze sono diverse. A lor o favore c’è da dire che entrambi hanno esperienza internazionale, cosa che li aiuterà sicuramente”.
	Asamoah lo ha avuto anche al Torino, quando era praticamente sconosciuto. Si aspettava una carriera simile?![]()
“A Torino non ebbi modo di valutarlo perché presi la squadra in corsa e con una salvezza da raggiungere non conoscendo il ghanese preferii puntare su gente che avevo già collaudato e che al tempo stesso conoscesse già la Serie A. Si intravedevano le sue qualità e me ne resi conto a Udine, quando l’ho ritrovato. Purtroppo, però, in Friuli sono rimasto appena due mesi e proprio in quel periodo Asamoah era via un mese per la Coppa d’Africa. Quando era tornato era discretamente cotto e non ho potuto avere il contributo sperato. Detto questo sulle qualità dinamiche che possiede e sulla lettura della situazione in campo è davvero di ottimo livello e al di là del prezzo dove ognuno a casa propria fa quel che crede dico che è stato un bel colpo, un giocatore che merita la Juve”.
	E su Isla? Crede che possa integrarsi facilmente?![]()
“Isla è un ragazzo che sta inizialmente sulle sue, non ha l’eloquio facile, è discretamente timido. Cosa che non è necessariamente negativa. È un ottimo professionista e in campo dà l’anima. Non si ferma mai, sa attaccare e difendere allo stesso tempo, è un moto perpetuo e può fare più ruoli, quindi anche giocare al posto di Marchisio o Vidal, perché ha una duttilità straordinaria”.
Sistemato il centrocampo dove servirebbe intervenire maggiormente: in attacco o in difesa?
“Gli attaccanti sono tantissimi, mentre in difesa sono contati. Hanno fatto una squadra l’anno scorso concepita per giocare a 4 dietro, poi sono passati a giocare a 3 e quindi con più centrali titolari manca poi numericamente un’alternativa”.
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